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direttore Antonio De Cristofaro

FSI Benevento: “Si al taglio dei costi della politica”

Scritto da il 17 giugno 2010 alle 16:16 e archiviato sotto la voce Attualità, Politica. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

La Segreteria Territoriale di Federazione della FSI/USAE ha avviato l’iniziativa di raccolta delle firme a sostegno della petizione contro la manovra finanziaria del governo per ribadire il SI al taglio degli enti inutili e delle spese della politica, il SI alla riduzione della pressione fiscale per dipendenti ~ pensionati e un deciso NO al blocco dei contratti del pubblico impiego e alla discriminazione fra le diverse tipologie di lavoratori.

Come noto il decreto finanziario del governo è attualmente all’esame del Parlamento che lo dovrà approvare entro 60 giorni e proprio per tale motivo il Consiglio Nazionale della Federazione Sindacati Indipendenti in data 13 giugno ultimo scorso in occasione del consiglio che si è tenuto in Roma ha approvato il documento politico della federazione contro la manovra, tale documento sarà poi sottoposto al parlamento.

A sostegno del documento di petizione, questa segreteria territoriale di federazione ha

promosso una raccolta firma in tutta la provincia a cominciare da domani.

La raccolta firme interesserà tutti i luoghi di lavoro della pubblica amministrazione centrale e

locale di questa nostra provincia e sfocierà nella manifestazione presidio che si terrà nei giorni 29~30 giugno sotto la prefettura.

Invitiamo tutti i cittadini a sostenere la nostra petizione che prevede:

l’abolizione del blocco dei contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione e i tagli sullo Stato sociale previsti oggi nella stessa manovra ma anche e soprattutto una diminuzione del costi e delle spese della politica con la riduzione di 1/3 del numero dei parlamentari nazionali e dei consiglieri regionali e comunali, l’abolizione della possibilità dell’istituzione dei gruppi parlamentari e consiliari in deroga, l’abolizione dei consigli provinciali e la sostituzione degli stessi con altro organismo composto dai sindaci dei comuni della stessa provincia.

La petizione prevede altresì: la richiesta di razionalizzazione delle spese nella pubblica amministrazione con l’abolizione delle Prefetture e il passaggio delle residue funzioni ai commissariati regionali di governo, l’azzeramento – ad ogni livello – delle consulenze e delle esternalizzazioni nella pubblica amministrazione, nonché l’introduzione della responsabilità patrimoniale per gli amministratori di enti, consorzi, aziende e società pubbliche e l’utilizzo obbligatorio dell’open source nella pubblica amministrazione centrale e locale.

E da ultimo nella petizione la federazione propone una riforma della fiscalità per il rilancio dei consumi che sposti la pressione fiscale dal lavoro e dalle pensioni verso le rendite finanziarie e la tassazione indiretta con alcuni specifici provvedimenti già individuati che sono: totale deducibilità fiscale degli affitti, dei mutui per l’acquisto della prima casa, delle bollette relative alle utenze di acqua luce e gas e telefono; totale deducibilità fiscale di pane, latte, farina, pasta, riso e degli altri generi di prima necessità; totale deducibilità fiscale di libri, oneri scolastici, supporti informatici e trasporti pubblici per i figli in età ricompresa nella scuola dell’obbligo; riduzione delle aliquote IRPEF per i lavoratori dipendenti al 12,50/o così come oggi sono tassate le rendite finanziarie.

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