Si è tenuto questa mattina a Palazzo San Francesco, Casa Comunale saticulana, un incontro istituzionale tra il Sindaco della città Carmine Valentino e i rappresentanti provinciali e locali della CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Alla riunione hanno preso parte il direttore della CNA, Pasquale Massaro, il responsabile servizi alle imprese Enzo Varricchio ed i referenti locali della confederazione Claudio Chiarizio  e Leonardo Petti. Un incontro finalizzato ad aprire un confronto sulle problematiche legate al settore della piccola e media impresa ed alla tutela e lo sviluppo dell’artigianato attraverso strategie comuni per la creazione di un indotto economico legato a queste attività, vitali per l’economia locale e provinciale.
Particolare attenzione, durante la riunione, è stata dedicata alla discussione sui settori produttivi locali e sullo sviluppo delle imprese artigianali che devono avere un ruolo trainante nell’economia del territorio grazie alla capacità di innovare e creare nuova occupazione.
L’obiettivo comune è di far crescere l’impresa rendendola più competitiva e consapevole del proprio ruolo e delle proprie funzioni, attraverso un percorso di riorganizzazione aziendale, riaggregazione su obiettivi economici e sociali, sviluppando la ricerca ed innestando l’innovazione di processo e di prodotto in termini molto più significativi che nel passato; puntando al carattere sociale delle nostre imprese e quindi della tutela degli operatori e dei lavoratori. Il Sindaco Valentino ha sottolineato, tra l’altro, l’impegno dell’ Amministrazione a favore dell’associazionismo in ambito commerciale/artigianale. “Bisogna incentivare e cogliere le opportunità forniteci anche dalla programmazione 2007-2013 che, per determinati aspetti, ricorda Valentino, punta a rivitalizzare la competitività economica dei centri urbani attraverso azioni specifiche in materia di commercio, turismo e servizi ritenuti di fondamentale importanza per lo sviluppo locale e per la promozione del territorio. Dobbiamo seguire questa strada valorizzando i centri storici, le aree dei quartieri, anche periferici, le frazioni e le località, connotati dalle caratteristiche identitarie, sociali, culturali e territoriali locali”.