Il Coordinamento provinciale di Azione Giovani PDL promuove una breve riflessione intorno all’eventuale accorpamento della provincia di Benevento alla Regione Molise, un dibattito che , a detta del gruppo sannita, “si ripropone con puntuale cadenza temporale e contribuisce a dar vita a una vivace e nutrita dialettica. Il mondo giovanile, da sempre, guarda con favore verso opzioni coraggiose e innovative che possano determinare maggiori condizioni complessive di sviluppo. Esprimiamo, tuttavia, qualche perplessità rispetto a quanto rischia di avere solo il sapore di una provocazione. La proposta ha infatti gambe d’argilla se poggia, come sembra, sull’onda del mancato riconoscimento nel governo regionale. A tal proposito, appare utile domandare in che modo sarebbe stato declinato il concetto di rappresentanza politica per il nostro Sannio, ovvero conoscere quale elaborazione programmatica e quale identikit sarebbero stati posti sul tavolo del Presidente Caldoro. Risulta importante comprendere in quale direzione si sia guardato, se alle più notevoli espressioni del Sannio nel mondo dell’università, dell’imprenditoria, delle professioni, della più vera società civile. Ad ogni modo va sottolineato che la proposta rischia di avere poco fiato politico da spendere, se segna una mancanza di pragmaticità in merito a grandi questioni propedeutiche quali la formazione dei giovani e il lavoro, la ricerca, l’università, la sanità, l’ambiente, le risorse idriche, in un’unica parola un piano di sviluppo serio morale e materiale che punti sulle eccellenze dell nostra terra. Non avrebbe senso passare da una marginalità ad un’altra marginalità, da una periferia ad un’altra, senza avere le idee chiare su come far rinascere il Sannio e farlo diventare terra centrale nello sviluppo del Mezzogiorno. La nostra chiave di lettura non cambia: la politica troppo spesso dà l’impressione di voler garantire se stessa. Mai come oggi la sfida delle classi dirigenti è quella di guardare oltre le scadenze elettorali, porsi il problema di cosa stia lasciando dietro di sé, quale segno stia tracciando in termini di dignità ed emancipazione per la propria terra, e non solo per la propria parte.