Questa mattina il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha partecipato a Napoli, presso il Maschio Angioino, all’iniziativa promossa dall’Anci Campania a sostegno delle proposte già avanzate sul Patto di Stabilità e sullo Sviluppo del Sud. Su questi stessi argomenti è stato stilato un documento consegnato nelle mani del Prefetto di Napoli, Alessandro Pansa. L’incontro di questa mattina è stato propedeutico alla manifestazione che si terrà domani, 21 maggio, a Bari, voluta dall’Anci, sul tema “Più politiche per i comuni, un piano di sviluppo credibile per il Sud”. Proprio per questa iniziativa Fausto Pepe è stato designato quale delegato dei 551 comuni della regione Campania. All’appuntamento di domani è prevista la partecipazione di: Michele Emiliano, sindaco di Bari; Vito Santarsiero, delegato nazionale dell’Anci Mezzogiorno; Michele Lamacchia, presidente Anci Puglia, Salvatore Perugini, presidente Anci Calabria; Fausto Pepe, sindaco di Benevento, Roberto Visentin, presidente Anci Sicilia; Salvatore Cherchi, presidente Anci Sardegna; Antonio Centi, presidente Anci Abruzzo; Micaela Fanelli, sindaco di Riccia (CB) e delegata politiche comunitarie Anci; Roccaldo Osanna, presidente Commissione Mezzogiorno e Cooperazione decentrata Anci; Salvatore Tatarella, eurodeputato; Wanda Ferro, presidente della Provincia di Catanzaro; Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia. Concluderà Sergio Chiamparino, presidente nazionale dell’Anci. “Il Sud – ha commentato Fausto Pepe – non può continuare ad essere mortificato nelle proprie aspirazioni di rilancio economico e sociale. La gestione dei fondi europei, i vincoli imposti alla spesa dei Comuni, l’assenza di un’attenzione specifica da parte del Governo, la continua riproposizione di schematismi che tendono a rappresentare il Mezzogiorno di Italia come un’ingombrante zavorra, rappresentano tutte condizioni non più accettabili. La convergenza unitaria rintracciata tra i sindaci e i rappresentanti di tutti i territori, guidati da amministrazioni anche di opposto colore politico, indica con chiarezza l’esigenza di fornire un’immediata risposta alle problematiche sollevate. Oggi a Napoli, e domani da Bari, il Sud è intenzionato a far sentire la propria voce istituzionale, non per chiedere elargizioni e contentini, ma per ribadire la ferma volontà di garantire ai cittadini il rispetto dovuto, attraverso il pari accesso ai servizi erogati e alle possibilità di sostegno economico. Le carenze che si sono accumulate negli ultimi decenni nell’intraprendere un’oculata politica per il Sud, impongono oggi un’immediata inversione di rotta. Non possiamo assistere in silenzio al contemporaneo abbassamento della qualità dei servizi e ad un inasprimento della tassazione locale, così come avvenuto in Campania per i temi della sanità e dei rifiuti. Allo stesso modo non è più tollerabile l’assenza di un’adeguata risposta all’emergenza occupazionale in corso: chi vuol far finta di non vedere il ritorno prepotente di un dualismo economico tra le zone del Paese che costringe i nostri giovani ad una nuova emigrazione, dovrà aprire gli occhi”.