“Il primo segnale di cambiamento, ha ripetuto quasi ossessivamente Stefano Caldoro, durante la campagna elettorale, sarà nella politica sanitaria. Il piano che sta agitando le province campane, lo ricordo, non è solo una bozza, ma è la proposta del commissario Zuccatelli sulla base delle linee di indirizzo dettate dal precedente esecutivo regionale”. Lo dice, in merito all’annuncio del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro di discutere direttamente con il ministro della Salute il nuovo piano regionale, Erminia Mazzoni (Ppe-Pdl), presidente della commissione del Parlamento Europeo. “Dunque – aggiunge – pur comprendendo l’intenzione di denunciare le carenze di questo documento per prevenire, non mi lascio prendere dal panico perché sono convinta che questo, firmato da Bassolino, non possa essere il nostro piano. Il neopresidente consulterà sicuramente i territori prima da avallare il piano Zuccatelli. Stefano Caldoro sa bene che il principio ispiratore della politica sanitaria degli ultimi dieci anni non ci corrisponde. Come altri neo governatori, anche Caldoro potrà rinegoziare l’accordo con il governo”. Secondo la Mazzoni “l’efficienza del nuovo sistema deve essere prodotta dal taglio dei tanti vergognosi sprechi. Se il nuovo coefficiente concordato dalla conferenza stato regioni è di 3,3 posti letto ogni mille abitanti, è pur vero che il modello degli hub&spoke – centri di riferimento e centri satelliti ad essi – consente di adattare la struttura alle esigenze del territorio per rendere finalmente pieno il diritto alla salute anche dei cittadini della Campania. I Presidi territoriali di prossimità e le residenze sanitarie per anziani rappresentano poi ulteriori addentellati di un piano serio che taglia prima le spese inutili, poi le poltrone di troppo e solo alla fine taglia i posti letto”.