Per I Lunedì Letterari, il prossimo 18 maggio, alle 18, nella Sala del Consiglio del Dipartimento Pe.Me.Is., al Palazzo De Simone, l’Associazione Umanitas dell’Ateneo Sannita organizza un incontro con Vincenzo e Luca Moretti, padre e figlio, autori di “Enakapata.
Storie di strada e di scienza da Secondigliano a Tokyo” (Ediesse editore, 2009).
Sarà Luigi Glielmo, ordinario della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio a introdurre l’incontro moderato dal professore Felice Casucci, delegato alle attività culturali dell’Università degli Studi del Sannio.
Il libro è il resoconto di un viaggio nel quale gli autori, padre e figlio, si occupano di ricerca scientifica proprio dove si concentrano i «cervelli» del pianeta; nell’opera si parla di luoghi e volti della capitale giapponese, di serendipity e di shinsetsu (ospitalità), in un alternarsi e incrociarsi di voci generazionalmente lontane ma intimamente accordate, e inoltre di periferia napoletana, in un confronto paradossale.
Vincenzo Moretti, 53 anni, si occupa di Società, culture e innovazione alla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, insegna Sociologia dell’organizzazione all’Università di Salerno, è autore di Nòva100. Della Leggerezza, di Nòvalab. Questioni di senso, di Che senso che fa su «Il Mese di Rassegna Sindacale». Il suo Dizionario del pensiero organizzativo (Ediesse) è alla terza edizione. Luca Moretti, 26 anni, musicista, ha compiuto studi di fisica e di culture orientali.
“Enakapata” è un libro sorprendentemente vitale, fisico, che prende i sensi, capace di raccontare in contemporanea gli amici di Napoli – con i quali non s’interrompe mai la comunicazione via Internet –, l’organizzazione della scienza in Giappone, e poi lo shodo, lo washi e il ramen, cose complesse antiche e nuove, con una lingua prensile che con leggerezza, in maniera accattivante, divertente, a tratti persino commovente, coinvolge il lettore e lo porta lontano.