Nota congiunta degli schieramenti di centrosinistra sanniti (Pd, Idv, Api e Sinistra Unita) sulla provincializzazione dei rifiuti.
Ecco il documento integrale:
“Tra notevoli difficoltà la Provincia sta per chiudere i contratti di affidamento con la Daneco e sta predisponendo il piano tecnico e industriale, nonostante le contraddizioni insite nella legge 26/2010. Attualmente la SAMTE gestisce lo STIR di Casalduni e la discarica attiva di S. Arcangelo, avendo assunto tutti i 56 lavoratori che dipendevano dalla sottosegretariato di governo. Per senso di responsabilità la società provinciale ha anticipato oltre 500 mila euro, destinandole al pagamento dei lavoratori dei consorzi BN 1 e BN 3 per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Per questo motivo è dovuta ricorrere ad anticipazioni di banca. È difficile prevedere un rientro di queste somme, così come quello di altri 600 mila euro anticipati negli anni scorsi per opere a Casalduni e Fragneto Monforte: su questo, sui rimborsi per i cosiddetti ristori ambientali a vantaggio dei comuni, come sugli indennizzi per gli espropriati, il Governo tace. Intanto, la SAMTE e la Provincia stanno provvedendo a risolvere la lunga storia della discarica di Serra Pastore, rispetto alla quale regione e governo sono ancora inadempienti.
La stima dei costi per il conferimento allo STIR di Casalduni, pari a 109 euro circa, tiene conto della necessità di provvedere alla messa in sicurezza della discarica di S. Arcangelo Trimonte, aperta tramite militarizzazione del territorio nonostante le opposizioni di enti locali e cittadini che avevano evidenziato i gravi problemi strutturali del versante. La discarica, inoltre, è servita a risolvere l´emergenza rifiuti di tutta la regione, mentre i costi ricadono soltanto sui cittadini sanniti, per scelta del sottosegretario Bertolaso e quindi del governo. Soltanto le opere urgenti costeranno più tredici milioni di euro, a cui si aggiungono altri interventi per un totale di circa diciotto milioni. Intanto il Governo non ha ancora risposto al quesito della provincia che ha chiesto notizie circa gli oltre otto milioni, accantonati per la gestione post mortem della discarica, che dovevano essere già accreditati ma di cui non si ha traccia. I 109 euro, inoltre, sono pari a quelli di Avellino e sono di molto inferiori a Salerno e Caserta, risultando al di sotto della media nazionale.
Riguardo alla polemica sul costo dei commissari, si rileva che esso ammonta al 60% di quello dei consigli di amministrazione e dei presidenti. C´è quindi un risparmio notevole. Allo stesso modo, si fa presente che l´amministratore unico della SAMTE, a fronte delle notevoli responsabilità, anche personali e penali, non percepisce alcuna indennità. Si tratta di un risparmio di alcune decine di migliaia di euro, che gli esponenti politici del pdl fanno finta di ignorare.
L´impostazione del sottosegretariato alla Protezione civile è tale da portare ad esaurimento la discarica di S. Arcangelo in pochi mesi. Contro tale sciagurato esito, che costringerebbe a trovare altre discariche, la provincia di Benevento ha già ottenuto l´abbassamento dei conferimenti a circa 200 tonnellate al giorno, mentre a dicembre e gennaio ne erano arrivate, in media, oltre 500.
In questa fase, inoltre, dando attuazione ad un deliberato del consiglio, la giunta provinciale ha istituito la commissione di vigilanza e controllo che coinvolge le amministrazioni di S. Arcangelo e Paduli, il Codisam e il Copsa, un numero adeguato e omogeneo di tecnici ed esperti di università, ASL ed ARPAC.
La questione dei lavoratori dei consorzi, inoltre, è scoppiata perché il governo ha tagliato il contributo di 2.000 euro al mese per ognuno di essi. Parliamo di un ammanco che, solo per i 118 lavoratori del Sannio, si aggira sui circa tre milioni e mezzo di euro all´anno, che sempre secondo l´avvocatura dello stato, andrebbe anch´esso recuperato aumentando la TARSU.
Il pagamento dei comuni per i rifiuti conferiti a Casalduni procede con estrema lentezza, cosa che aggrava il rischio di esposizione finanziaria per la SAMTE e, di conseguenza, per la Provincia.
Intanto, il commissario del consorzio Napoli-Caserta ha accollato alla SAMTE altri 300 mila euro per la gestione di Montesarchio, S.Arcangelo-ex FIBE e Casalduni-stoccaggio ex FIBE, ritenendo che tali siti siano passati ope legis alla provincia di Benevento dal 1° gennaio scorso. La vecchia discarica di S. Arcangelo inquina da anni la zona e Montesarchio potrebbe avere gravi problemi di tenuta di un versante, comparabili a quelli della stessa S. Arcangelo. Anche in questo caso si vorrebbe scaricare tutto sulle spalle della provincia.
Di fronte alla reale portata dei problemi occorrono senso di responsabilità e onestà intellettuale. Attribuire alla provincia di Benevento la responsabilità di problemi gravissimi, incancrenistisi negli anni mentre molti facevano finta di non vedere, è un tentativo che rende l´idea dell´inadeguatezza di alcuni politici di destra che, pur avendo le leve del potere sovraterritoriale nelle proprie mani, non riescono ad utilizzarle per risolvere i problemi a vantaggio del Sannio.”