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direttore Antonio De Cristofaro

Pino Masciari sospende lo sciopero della fame e della sete, l’imprenditore calabrese avrà la scorta

Scritto da il 13 maggio 2009 alle 10:11 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

<>. E’ quanto ha dichiarato la responsabile del Sialp di Benevento, Rosaria Pisaniello, dopo la giornata di protesta di ieri a Roma davanti al Quirinale dove Pino Masciari, l’imprenditore calabrese e testimone di giustizia ha manifestato con lo sciopero della fame e della sete per chiedere l’intervento dello Stato a non essere lasciato solo contro le minacce della ‘ndragheta.
Soddisfazione è stata espressa dalla Pisaniello, che è partita ieri mattina alla volta della Capitale per sostenere l’imprenditore calabrese, che ha raccontato la sua storia proprio nel capoluogo sannita in occasione della prima giornata antiracket, svoltasi a Benevento lo scorso anno.
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<> – ha detto la Pisaniello. Anche l’intervento del Sottosegretario di Stato per il dipartimento della pubblica sicurezza e commissario per le iniziative antiracket e antiusura, Alfredo Mantovano, è stato scandito da freddezza e indifferenza. <> – ha aggiunto la Pisaniello – che ha sottolineato, invece, la presenza attiva solo del senatore Giuseppe Lumia, membro della commissione antimafia, che hacontestato l’atteggiamento del sottosegretario all’interno difendendo Pino Masciari come testimone autentico di giustizia. Solidali e vicini all’imprenditore anche il senatore Stefano Pedica di Italia dei Valori e Antonio Di Pietro, presidente di IDV.

Pino Masciari da dodici anni vive lontano dalla sua terra dopo aver denunciato la ‘ndragheta e in seguito al riconoscimento da parte del Tar del Lazio al pieno diritto alla sicurezza e alla ripresa d’una vita normale non ha visto riscontri concreti e immediati da parte della Commissione centrale del Ministero dell’Interno, in merito all’osservanza del provvedimento, del gennaio scorso.
La Commissione centrale del Ministero dell’Interno, infatti, non ha concesso alla famiglia Masciari le misure speciali di protezione, scorta e tutela, benché riconosciute come necessarie proprio in sede istituzionale. Né i coniugi Masciari, imprenditore e medico odontoiatra, sono stati messi nelle condizioni di lavorare.
L’iniziativa promossa dalla responsabile per il Mezzogiorno e le Isole Rosaria Pisaniello ha un valore simbolico e rientra negli obiettivi più ampi del sindacato volti a contrastare con fermezza ogni tipo di ingerenza mafiosa nelle attività economiche pubbliche e private. Il sostegno della responsabile Pisaniello a Pino Masciari rappresenta anche un grido d’allarme contro la subdola ma pervasiva collusione tra istituzioni e organizzazioni criminali.
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