“Un volume che si segnala per la profondità dell’analisi e la capacità divulgativa, funzionale all’alfabetizzazione delle piccole imprese in tema di legalità, ma che potrà rivelarsi strumento utile da far circolare nelle scuole e nelle istituzioni”. E’ il giudizio che il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli, ha riservato al “Codice per la legalità delle Pmi”, scritto dal sostituto procuratore Giovanni Tartaglia Polcini, e presentato a Benevento, presso la sede della Camera di commercio, nel corso di un incontro organizzato da “Unimpresa”.
Un testo – secondo il senatore Viespoli – che servirà a diffondere legalità, senza la quale, ha detto capovolgendo un vecchio stereotipo, non c’è sviluppo, di quella legalità “che si pratica e non si predica”.
All’incontro sono intervenuti il prefetto Antonella De Miro, i vertici giudiziari e delle forze dell’ordine del capoluogo sannita, il sindaco Fausto Pepe, il presidente della Camera di commercio, Gennaro Masiello e numerosi rappresentati del mondo produttivo, associativo e sindacale.
A presentare il “Codice”, alla cui stesura hanno collaborato Giuseppe Granata, Vincenzo Palumbo, Paola Porcelli e Marilisa Rinaldi, sono stati Paolo Longobardi, presidente nazionale di Unimpresa, Sergio Maria Battaglia, del settore affari legali dell’Abi, il generale Giovanni Mainolfi, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Giuseppe Granata, coordinatore del Centro studi e ricerche di Unimpresa, Pietro Perlingieri, preside della facoltà di Economia dell’Università del Sannio, mentre le conclusioni sono state affidate al sottogretario Viespoli. Ha moderato i lavori il presidente dell’Assostampa sannita, Giovanni Fuccio.