Alle ore 16.00 di oggi è previsto l’incontro di Remo Del Vecchio Candidato al Consiglio Regionale con Caldoro Presidentecon cittadini di Solopaca nella sede del Pdl di Solopaca in C.so Cusani al civico 95.
‘Sarà un utile occasione – spiega il candidato – per condividere problematiche e riflettere su opportunità legate al territorio di un Comune che negli anni ha costruito la sua notorietà e la propria economia soprattutto intorno alla produzione del vino, Solopaca ed Aglianico.
Le difficoltà dei produttori locali, alla luce anche del fatto che il comparto vitivinicolo sannita è il vero serbatoio di vino della Regione Campania, sono un’esigenza prioritaria. Solo qui è possibile percorrere in auto per chilometri strade immerse tra le vigne, che rappresentano una delle attività principali. L’abilità dei viticoltori sanniti assicura la produzione di uve di qualità, sapientemente trasformaste in numerose aziende, tecnologicamente all’avanguardia. Importante è la presenza di una Cantine sociale che ha avuto la capacità di puntare sulla qualità arrivando a produzioni di elevato pregio, ma mantenendo un ottimo rapporto qualità-prezzo.
A garanzia della qualità dei vini, il disciplinare di produzione include le sole aree vocate, escludendo i vigneti di fondovalle umidi e non bene esposti, e vieta ogni eventuale forzatura. Bisognerà ora puntare sul miglioramento della competitività delle aziende agricole e promuovere la qualificazione e la valorizzazione commerciale delle produzioni agroalimentari, favorire la dimensione internazionale, sostenere la valorizzazione delle produzioni di qualità e migliorare le infrastrutture logistiche con centri di distribuzione e di stoccaggio accentrati e informatizzati, con un lavoro di filiera che riduca le spese e i costi sostenuti dalle singole realtà imprenditoriali.
Per ampliare la cultura della competitività e del mercato, sarà creare nuova forza lavoro specializzata, anche mediante percorsi formativi studiati ad hoc, con fondi destinati dalla Regione alle specificità del luogo, non estranei al contesto o svincolati dagli sbocchi effettivi che le risorse endogene possono offrire naturalmente, recuperando antichi mestieri ormai abbandonati. Ciò tanto per il comparto vitivinicolo che per l’agricoltura in generale’.