Il candidato alle elezioni regionali dei Popolari Udeur Zaccaria Spina interviene in risposta agli interventi di alcuni politici sulle zone interne del Sannio.
«Le elezioni sono come il Natale, tutti si sentono più buoni, in particolare quei politici che nell’intervallo tra una elezione e l’altra si dimenticano completamente di alcune zone della Provincia, decidendo poi di sobbarcarsi un bel tour elettorale per illudere le persone. Utilizzano i nostri problemi per farne slogan elettorali.
Come mai queste persone aspettano le candidature e le elezioni per parlare delle zone interne e dei loro disagi se pure hanno avuto la possibilità di agire per risolverli?
Dove sono quegli stessi politici che oggi si indignano per le grandi opere non terminate quando bisognerebbe fare pressioni per completarle? Condanno lo sciacallaggio politico di questi primi giorni di campagna elettorale sui problemi della gente, dalla sanità all’occupazione.
Non accetto che situazioni di vero disagio vissuto dalle persone, diventino, in tempo elettorale, occasioni di passerelle politiche, di strumentalizzazioni per ottenere la paternità di una azione. Questi politici sanno riempirsi la bocca di parole come sviluppo, turismo, infrastrutture ma non sanno neanche presentare un progetto realizzabile per ottenere quello che millantano. Lo sviluppo delle aree interne è il nostro principale obiettivo e per realizzarlo lavoriamo quotidianamente, da anni, presentando progetti per migliorare la viabilità ma anche per incentivare le produzioni d’eccellenza e per tutelare tutti quei piccoli imprenditori che hanno deciso di restare nelle zone interne e di investivi. Ma il nostro lavoro nasce da un rapporto continuo e quotidiano con gli amministratori e con le persone, da una conoscenza approfondita di quel territorio e non da occasionali visite di tipo elettorale”.

Si terrà oggi 10 marzo alle ore 17, l’inaugurazione del Comitato elettorale, sito in via Foschini, del candidato alle elezioni regionali Zaccaria Spina. Prenderà parte all’inaugurazione l’Onorevole Clemente Mastella.