Nazzareno Orlando, capogruppo del PDL in Consiglio Comunale a Benevento, interviene su Fondazione Città Spettacolo e programmazione culturale.
‘La programmazione culturale di una città – si legge nella nota – dovrebbe passare attraverso avvenimenti concreti che ne costituiscano l’ossatura e ne disegnino le prospettive. Avevamo espresso giudizi positivi sul riavvio dei lavori della Fondazione Città Spettacolo che, nonostante i ritardi e le ingiuste affermazioni che l’avevano in tempi non molto lontani bollata come inutile e superata, aveva ricevuto una improvvisa accelerata con la costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione e con l’annuncio di molteplici attività. Purtroppo, come sempre più spesso accade a questa squadra di governo più adusa agli slogan che ai fatti, il tutto sembra essersi nuovamente bloccato. Come stigmatizzato anche da alcuni esponenti della maggioranza in consiglio (Zarro, Lucarelli) ci si trova di fronte a due argomenti che andrebbero analizzati e risolti per dare, invece, la giusta operatività all’organismo.
La questione Presidenza e quella legata ad un CdA allo stato attuale monco per la scelta di grande responsabilità e qualità fatta dal M° Mimmo Paladino che, avendo assunto altri impegni con l’Amministrazione, ha ritenuto di dover declinare l’incarico (atteggiamento questo da stigmatizzare per serietà e professionalità in un’epoca caratterizzata da doppi e a volte tripli incarichi contestuali).
lo Statuto della Fondazione, infatti, prevede che la Presidenza debba essere il Sindaco (essendo la Fondazione del Comune di Benevento) che, può, eventualmente, delegare il soggetto che ritiene più adeguato all’incarico. Ad oggi, invece, è stato nominato l’avv. Del Vecchio che, dunque, diviene contestualmente Assessore, Vice Sindaco e Presidente. Gli esponenti di maggioranza cui facevamo riferimento hanno invitato il Sindaco a rimuovere questa anomalia e noi concordiamo, ritenendo che la stessa possa pregiudicarne l’efficienza e l’operatività. Tutto ciò a prescindere dalle valutazioni affidate a consulenti esterni che, per quanto ci riguarda, rappresentano solo ed esclusivamente ulteriori aggravi di spesa per le casse comunali. C’è, inoltre, la necessità di nominare il sostituto di Paladino, dato che un CdA formato da 4 elementi, non solo non è previsto, ma rischia, in caso di divergenze interne, di paralizzarne l’attività. Questi 2 temi, apparentemente tecnicistici, hanno, invece, una profonda valenza politica che tocca non solo equilibri interni di una maggioranza già in condizioni precarie, ma rischiano di compromettere, come dicevamo in apertura, l’intera programmazione culturale dell’Ente. Se è vero, infatti, che la competizione elettorale regionale, di fatto, rallenterà l’erogazione dei contributi per le nostre attività è anche vero, che tutto ciò era già ben noto da tempo e, dunque, una Fondazione nel pieno dell’attività, avrebbe potuto sanare le difficoltà. D’altro canto la stessa era stata concepita proprio per evitare quanto sta accadendo! Oggi, invece, nulla si sa della XXXI Edizione del Festival, né del suo potenziale Direttore Artistico. Nulla si sa sul nome del nuovo membro del CdA che, auspichiamo sarà scelto non con logiche amicali o spartitorie, ma con lo stesso criterio adottato per la scelta degli altri membri. Nulla si sa sulle altre manifestazioni che la Fondazione avrebbe ed ha la possibilità di gestire. Nulla si sa sulle economie e della gestione di cui le stesse dovranno usufruire.
Solo ipotesi, conferenze stampa, proclami e promesse.
Dopo 4 anni il….”vedremo….faremo….” non funziona più! La speranza è che tutti, anche nella maggioranza, si accorgano di quanto accade e facciano tutto ciò che è possibile fare per….il bene comune!!!!!