L’Adsl è ormai approdata a Castelvenere. Gli utenti che sono stati più tempestivi usufruiscono già di servizi telematici velocizzati dalle nuove modalità di collegamento. Tuttavia non si può ancora considerare chiusa la questione, soprattutto se si fa riferimento agli oltre due anni di dibattito, condotto spesso con toni accesi, che la vicenda ha fatto registrare.
Il presidente del Centro Studi ‘Aldo Moro’, Paolo Malatesta, rimarca con forza il contributo portato dal sodalizio in questa campagna. “E’ un errore pensare – dichiara – che oggi tutto si sia risolto grazie ad un colpo di ‘bacchetta magica’ così come potrebbe indurre a pensare l’intervento che si è registrato in merito da parte di qualche amministratore. E’ ovvio che la questione andava risolta dalla Casa Comunale, ma se ciò è avvenuto – e purtroppo con notevole ritardo – non bisogna assolutamente dimenticare l’impegno di altri soggetti che si sono adoperati non poco per la causa che interessava l’intera comunità. Il nostro Centro Studi è stato in questi anni sempre in prima fila nella battaglia per l’Adsl. E questo impegno lo abbiamo portato avanti fino in fondo. Come del resto mostra una nota che abbiamo inviato lo scorso 4 gennaio alla Telecom Italia (alla direzione generale ed a quella regionale), al competente assessorato regionale, al Ministro dell’innovazione tecnologica, al presidente della Provincia ed al sindaco castelvenerese. Nella breve nota chiedevamo ancora una volta di avere risposte concrete in merito alla piena attivazione e fruizione del servizio Adsl, rimarcando che i castelveneresi erano stanchi di sentire proclami”.
Del resto, come sottolinea Malatesta, proprio il Centro Studi ‘Aldo Moro’ ha sollevato la questione Adsl in paese. “Eravamo sul finire del 2007 – ricostruisce il presidente – quando decidemmo di avviare una petizione popolare sulla problematica. In una mattinata domenicale del mese di novembre venne allestito un banchetto in piazza e grazie al nostro impegno in poche settimane raccogliemmo ben cinquecento firme che furono consegnate, era il 18 dicembre, nelle mani del direttore generale della Telecom Italia. E proprio grazie alla nostra azione-stimolo si attivò anche l’Amministrazione comunale che convocò un consiglio comunale per chiedere voti alla Telecom: era il 13 dicembre”.
Da parte del Centro Studi si elencano anche i continui proclami diramati in questi anni dalla Casa Comunale e sempre smentiti dai fatti. “Nel luglio del 2008, il vicesindaco promise ai castelveneresi che l’Adsl sarebbe spuntata dal “sacco di Babbo Natale”, facendo intuire una fine di quelle che già allora si andava trasformando in una vera e propria odissea. Il Natale passò e tutto restò irrisolto. Tanto è vero che nel marzo del 2009 fummo costretti a sollecitare nuovamente i vertici della Telecom a cui chiedevamo, a nome dei firmatari della petizione, informazioni circa lo stato dei fatti. E’ evidente, dunque, che in tutto questo periodo non è mai cessata la nostra attenzione sulla questione Adsl. Ecco perché – aggiunge Malatesta – correttezza avrebbe imposto, a chi nei giorni scorsi ha annunciato con enfasi la risoluzione della problematica, ricordare anche tutti coloro che in questi circa trenta mesi si sono spesi affinché la vicenda giungesse a termine. A costoro possiamo solo ricordare che è inutile vantarsi come se tutto fosse dovuto esclusivamente al proprio impegno. I cittadini conoscono perfettamente la storia e sono convinti, invece, che proprio un impegno maggiore, uno sforzo responsabile non basato su sterili proclami da parte degli amministratori, avrebbe sicuramente prodotto una soluzione anticipata della questione”.