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Il Sannita.it

direttore Antonio De Cristofaro

Questione ospedaliera, le reazioni degli esponenti politici sanniti

Scritto da il 22 febbraio 2010 alle 13:13 e archiviato sotto la voce Attualità, Sociale. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

In merito alle ultime vicende relative all’apertura dell’ospedale di Sant’Agata De’ Goti e alla chiusura di quello di Cerreto Sannita, e al susseguirsi delle varie dichiarazioni e iniziative, si sono susseguite vari interventi da parte di esponenti politici sanniti.

Nunzio Pacifico: ‘Basta con le divisioni e contrapposizioni territoriali interne’

«E’ insensata la “guerra di campanile” scatenatasi in questi ultimi giorni tra Cerreto Sannita e Sant’Agata de’ Goti. Basta con queste divisioni: il Sannio, infatti, di tutto ha bisogno fuorché di litigare al proprio interno e, peraltro, su aspettative più che legittime da parte delle popolazioni interessate. La Provincia di Benevento ha sempre sostenuto, ed oggi ribadisce con forza le seguenti linee di indirizzo:

- la necessità inderogabile dell’apertura del nuovo Ospedale di Sant’Agata de’ Goti, per il quale, com’è noto, sono stati destinati imponenti investimenti di finanza pubblica e che è dotato di attrezzature sanitarie all’avanguardia;

- l’attivazione di un Pronto Soccorso attrezzato funzionante 24 ore su 24 ore per 365 giorni l’anno a Cerreto Sannita, così come richiesto da ben 14 Sindaci del comprensorio telesino, al fine di garantire i necessari servizi di assistenza alle locali popolazioni.

E’ fondamentale che il Sannio faccia massa critica con la forza e la cooperazione di tutti gli uomini di buona volontà, evitando le sciagurate contrapposizioni territoriali interne che non fanno altro che il gioco delle aree più forti. Occorre pertanto “approfittare” della generosa proposta di cooperazione e collaborazione che viene dalla deputazione parlamentare e regionale e far convergere proficuamente tutte le nostre risorse politiche ed istituzionali per una proposta programmatica condivisa e coerente verso gli obiettivi prioritari del miglioramento e del rafforzamento dei servizi superiori sul territorio».

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Barbieri: ‘Inaudita ed anacronistica una ‘guerra di campanile’

Il vicepresidente della Provincia di Benevento, Antonio Barbieri, prende atto con soddisfazione delle dichiarazioni rese dall’assessore provinciale delegato alle politiche sanitarie, Nunzio Pacifico, in merito alla ristrutturazione della presenza delle strutture ospedaliere sul territorio delle Valli caudina e telesina.

Barbieri, nel sottoscrivere le parole di Pacifico, ha affermato essere evidentemente inaudita ed anacronistica una “guerra di campanile” tra due delle più illustri realtà urbane non solo del Sannio, ma d’Italia.

Il vicepresidente della Provincia ha ricordato che il deliberato del Consiglio Provinciale a suo tempo assunto in merito all’Ospedale di Cerreto Sannita collima perfettamente con la presa di posizione di ben 14 sindaci del comprensorio telesino. Del resto, quella proposta, ha aggiunto Barbieri, non è affatto incompatibile con l’apertura dell’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti; anzi, ha sottolineato il vicepresidente della Provincia, l’auspicio dei sindaci telesini e del Consiglio provinciale sannita è che la comunità di Sant’Agata de’ Goti possa contare quanto prima sull’attivazione di una struttura tanto importante per la tutela della salute pubblica.

Barbieri, quindi, ha auspicato che si trovi al più presto tra tutti i Soggetti istituzionali e tra gli stessi cittadini una posizione condivisa e comune che sappia tenere nel dovuto rispetto le ragioni delle popolazioni e della stessa qualità dell’offerta sanitaria sul territorio.

A tale proposito, il vicepresidente ha voluto esprimere il compiacimento per l’indicazione strategica e il sostegno che tutta la deputazione parlamentare e regionale di entrambi gli schieramenti politici ha voluto assicurare per tutelare il Sannio’.

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Valentino: ‘Non posso più tacere dinanzi a chi straparla’

‘Sono mortificato, come Sindaco e come politico del Partito Democratico – ha affermato il primo cittadino di Sant’Agata De’ Goti, Carmine Valentino – nel constatare che alcuni autorevoli esponenti politici, con irresponsabili, irrispettose e poco opportune esternazioni, vogliano trasformare una civile azione tesa al rispetto di una Legge Regionale in una meschina battaglia tra campanili.
Da uomo di partito e nel rispetto del mio ruolo istituzionale ho ritenuto, sino adesso, di mantenere un rispettoso silenzio.
Ma dinanzi a chi straparla non posso più tacere.
Ho il dovere, e ritengo, anche il diritto, di chiedere a gran voce al mio partito, al Partito Democratico, il partito che è stato determinante in sede regionale nel varare il nuovo assetto organizzativo del sistema sanitario provinciale, di assumere una chiara posizione rispetto all’apertura dell’ospedale Sant’Alfonso: una posizione che rispetti quanto stabilito nella L.R.16/2008.
Niente in più e niente in meno!
A chi, poi, esponente del mio partito, si è vantato di essersi adoperato nel determinare gli incontri delle ultime ore con l’ASL, ricordo solo che “ritardare ulteriormente l’apertura del nuovo ospedale di Sant’Agata non si può. Tante sono infatti le attese e le risorse pubbliche che si sono impegnate per la realizzazione di questo presidio”.
Se qualcuno non sa bene da che parte sta, sappia che il Sindaco di Sant’Agata de’Goti sta solo dalla parte dei cittadini e della Legge e che quindi non si fa impressionare da chi minaccia di ricorrere, pur di non consentire l’apertura dell’Ospedale di Sant’Agata de’Goti, a “vie legali giudiziarie o perfino penali”.

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Costantino Boffa: ‘Le divisioni tra campanili sono inutili e pericolose e chi le alimenta è un irresponsabile’.

“Sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni esponenti istituzionali di Sant’Agata de’ Goti siano intervenuti nel dibattito sulla questione degli ospedali con tanta superficialità, dichiara l’on. Costatino Boffa. Infatti, almeno per quel che mi riguarda, sul problema ho sempre espresso una posizione chiara che riguarda la qualificazione dell’offerta sanitaria e dei presidi ospedalieri in tutto il Sannio, compresi Sant’Agata de’ Goti e Cerreto Sannita. Ho sostenuto, infatti, come si evince dalla mia dichiarazione dello scorso 18 febbraio “… l’obiettivo è quello di qualificare l’offerta sanitaria sul territorio attraverso l’integrazione e la specializzazione dell’offerta dei diversi presidi, senza sovrapposizioni inutili e senza doppioni…”, così come previsto dalla programmazione sanitaria regionale.
Come si vede sono dell’opinione che occorre salvaguardare sia il presidio di Cerreto come ospedale territoriale, sia l’ospedale di Sant’Agata, un presidio di assoluta eccellenza per il quale, non da oggi, sto sostenendo con azioni concrete a livello regionale l’apertura, come ho avuto modo di dire in più occasioni nel rapporto con la popolazione e gli amministratori locali. Lo scorso 2 ottobre, infatti, in occasione della fiaccolata organizzata a Sant’Agata per chiedere l’apertura dell’ospedale, sottolineavo, in una nota inviata al sindaco, che “.. l’apertura della nuova struttura ospedaliera rappresenta uno snodo essenziale di un più vasto progetto di riqualificazione e miglioramento del sistema sanitario della provincia di Benevento, un sistema che dell’integrazione e dell’interconnessione delle diverse peculiarità di tutti i presidi presenti sul territorio sannita deve fare il suo punto di forza e di eccellenza… Ritardare ulteriormente l’apertura del nuovo ospedale di Sant’Agata non si può. Tante sono infatti le attese e le risorse pubbliche che si sono impegnate per la realizzazione di questo progetto”.
Come si vede sostengo la stessa posizione, con coerenza, a Cerreto, a Sant’Agata e dappertutto, senza opportunismi o calcoli di parte. Forse qualche ultimo arrivato non se n’è accorto non conoscendo la storia dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, e di questo mi dispiace. Per quello che mi riguarda – aggiunge – continuerò a sostenere un’azione di promozione dello sviluppo del mio territorio complessivamente inteso con un’offerta integrata di servizi.
Resto poi sorpreso e desolato – conclude l’on. Boffa – dal fatto che assessori provinciali, anziché avere una visione complessiva dello sviluppo della provincia e guidare le comunità verso obiettivi di crescita condivisi, riducano la loro azione a lotta tra campanili o a visioni parziali e inconcludenti o peggio a contrapposizioni sterili tra paesi e territori. Le lotte tra campanili le lascio a chi non sa far di meglio e mi chiedo se gli amministratori della Provincia intendano ulteriormente affrontare i problemi delle nostre comunità e guidare i processi di sviluppo in questo modo e con questo stile. Sarebbe interessante al riguardo conoscere l’opinione del Presidente della Provincia”.

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Aniello Cimitile loda l’operato di Boffa

«In una nota diffusa, sabato scorso, in merito a quanto sta accadendo per gli Ospedali di Sant’Agata de’ Goti e di Cerreto Sannita, l’on.le Costantino Boffa chiede di conoscere il punto di vista del Presidente della Provincia, anche con riferimento agli interventi che Carmine Valentino ed Antonio Barbieri, in vesti peraltro certamente diverse da quelle di assessori provinciali e nell’ambito dei propri comuni, hanno fatto.

Il rispetto e l’apprezzamento per il costante e prezioso impegno dell’on.le Boffa sulla questione, mi spinge a non tacere e ad aderire all’invito per confermare pienamente che la linea della Provincia è – ed è sempre stata quella – lucidamente espressa, anche ieri, dall’assessore provinciale, delegato in materia, Nunzio Pacifico, e cioè: 1) aprire subito l’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti, e 2) garantire, senza soluzioni di continuità, il funzionamento 24 ore su 24 del Pronto Soccorso all’Ospedale di Cerreto Sannita.

Credo, peraltro, di poter dire con tranquillità, che tale posizione non differisca di molto da quella sempre espressa e sostenuta dall’on.le Costantino Boffa.

Voglio a ciò semplicemente aggiungere che non posso non esprimere il mio intenso e doloroso disappunto verso quella masochistica passione a fare la fine dei “capponi di Renzo” che spesso dilaga sul nostro territorio: ci accaniamo a scontrarci in famiglia, spesso in modo tanto velenoso quanto infondato, per finire poi, tutti insieme, fritti a puntino nella stessa padella.

So bene, naturalmente, che l’on.le Boffa continuerà a impegnarsi per sconfiggere questa insensata perversione».

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Santamaria: ‘Un errore alimentare guerre di campanile’

“Il governo regionale di centrosinistra si assuma tutte le responsabilità per aver creato nel Sannio un’assurda e immotivata competizione tra territori sulla vicenda sanitaria. Non è possibile che le comunità locali di Cerreto Sannita e Sant’Agata dei Goti debbano trovarsi nelle condizioni di dover affrontare una guerra di campanile a causa della malapolitica. Le due strutture ospedaliere non sono in contrapposizione per la semplice ragione che possono svolgere funzioni assolutamente conciliabili in linea con le normative regionali e nazionali”. A dichiararlo è Gennaro Santamaria, segretario provinciale dell’Udc di Benevento nonché capolista del partito alle prossime elezioni regionali, intervenendo sulla polemica in atto sulla vertenza ospedaliera. “L’Udc sannita – prosegue il leader centrista – si sta adoperando perché i due nosocomi possano funzionare contemporaneamente per fornire ai cittadini un livello di assistenza sanitaria adeguato alle particolari esigenze di un’area interna. Il paradosso avvenuto in Campania è che la Regione, invece di risolvere un problema, ha finito per creare due con il rischio che le popolazioni locali non siano più garantite nel diritto fondamentale alla salute. Per quanto ci riguarda, diciamo basta a questo dualismo che è stato creato ad arte da una certa politica con l’obiettivo di carpire e sfruttare il consenso della gente con facili promesse a ridosso della campagna elettorale”. “Sosteniamo che il presidio ospedaliero di Cerreto Sannita possa continuare la sua attività – aggiunge Santamaria – in virtù del Decreto di commissariamento della sanità campana che chiede espressamente alla Regione un nuovo piano ospedaliero in coerenza con il piano di rientro dal disavanzo. In tale provvedimento, la struttura di Cerreto è classificata all’undicesimo posto per il livello di produttività e adirittura se ne prevede il potenziamento. E’ chiaro che non è possibile procedere alla chiusura così come recita la legge regionale 16/2008 in quanto è intervenuta una fonte normativa sovraordinata che blocca gli atti regionali precedenti. Ma se Cerreto non chiude non significa che Sant’Agata non debba essere aperto. La struttura caudina, infatti, è stata concepita quale centro di eccellenza con la presenza di reparti di alta specializzazione. Si potrebbe continuare su questa strada impiegando il personale da trasferire da alcune strutture in dismissione come gli Incurabili di Napoli”. “E’ evidente – conclude il segretario Udc di Benevento – che esistono tutte le condizioni per poter risolvere la vertenza in atto. Ora è giunto il momento della responsabilità. La politica metta da parte gli interessi di parte, abbandoni i toni populisti e consegni al Sannio la possibilità di vedersi garantire il diritto alla salute nel modo migliore possibile senza accentuare una contrapposizione senza senso”.

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