«Chiedo ai candidati a Presidente della Regione Campania, Caldoro e De Luca, di pronunciarsi ufficialmente contro la realizzazione della Centrale a turbogas Luminosa di Benevento. Chiedo all’attuale Governo della Regione Campania di impedire lo scempio che si vuole consumare a contrada Ponte Valentino. Chiedo il rispetto assoluto del deliberato del Consiglio Regionale della Campania contro questa sciagura per il territorio sannita».
E’ quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in merito alla vicenda della richiesta realizzazione di una centrale a turbogas da circa 400 Megawatt nell’area industriale – ASI di Benevento, per la quale il 18 febbraio p.v. è in programma una Conferenza di servizio in Roma presso l’ISPRA per la autorizzazione integrata ambientale .
In un Comunicato trasmesso alla Stampa, il presidente Cimitile ha così aggiunto: «Protesto formalmente rispetto ai silenzi che si accumulano ai silenzi della Regione Campania in merito alla centrale a turbogas che la Luminosa vuole realizzare alle porte di Benevento: non è possibile – ha spiegato Cimitile – che gli Organi di governo regionale si nascondano dietro la burocrazia. Quanti concorreranno per la massima carica alle elezioni regionali di fine marzo – ha ancora detto il presidente della Provincia – debbono fin da subito assumere un impegno d’onore nei confronti della popolazione del Sannio: Caldoro e De Luca debbono dire chiaro e tondo ai cittadini di Benevento e provincia che non autorizzeranno mai quella centrale. E’ assolutamente necessario – ha affermato ancora il presidente – che tutte le forze politiche del Sannio, le loro rappresentanze a tutti i livelli nelle Istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee assumano una precisa ed inequivocabile posizione contraria a Luminosa e chiedano loro stessi a Caldoro e De Luca di fare altrettanto. Tutti i candidati alle elezioni regionali, di qualsivoglia schieramento politico – ha concluso Cimitile – debbono infine chiarire la propria posizione in merito mentre si presentano davanti al popolo sovrano e debbono scrivere nero su bianco la propria posizione nel programma elettorale».