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direttore Antonio De Cristofaro

Sant’ Agata ha ricordato le vittime delle Foibe

Scritto da il 11 febbraio 2010 alle 12:38 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Questa bellissima iniziativa che riunisce mondo della scuola ed istituzioni non deve servire a celebrare per poche ore il ricordo dei martiri ma deve più di tutto essere un’occasione di formazione e di impegno nel presente. E facile tirare fuori una lacrima per gli infoibati e per i martiri di tutte le guerre. Più difficile è fare quotidianamente qualcosa di concreto per combattere le contrapposizioni etniche, gli eccidi attuali, la ferocia moderna”.

Con queste toccanti parole il Prof. Antonio Conte, già senatore della Repubblica, è intervenuto al convegno dibattito, tenutosi ieri mattina 10 febbraio (giornata del ricordo delle vittime delle Foibe fissata dalla legge 30 marzo 2004) presso l’ITCG de’Liguori di Sant’Agata de’Goti.
Le Giornate della Memoria, calendarizzate dalla Conferenza dei Capigruppo, su proposta della Presidenza del Consiglio, ricordiamo, fanno parte di un cartellone di eventi che terminerà il prossimo 19 marzo con la giornata della Legalità.
Il Convegno era iniziato, alle ore 10.30 circa con l’Intervento del Vice-Preside dell ITCG de’Liguori e capogruppo di Alternativa Democratica prof.Alfonso Maria Di Caprio.
Una presentazione puntuale e dettagliata, quella di Di Caprio, dei fatti storici della seconda guerra mondiale, di come andarono le cose in quella parte dell’ Italia Nord Orientale che oggi conserva, purtroppo, i segni delle persecuzioni razziali ai danni di migliaia di martiri infossati nelle cavità carsiche più note come Foibe.
La platea di studenti provenienti da tutti gli istituti scolastici del territorio è stata coinvolta, subito dopo, dalle parole toccanti del Presidente del Consiglio Comunale Avv. Angelo Montella.
“Storia e Memoria” è il titolo che abbiamo voluto dare a questa manifestazione in ricordo delle vittime delle Foibe ha relazionato Montella dopo aver portato ai presenti il saluto di tutto il Consiglio Comunale. La Memoria si riempie di contenuti solo attraverso la conoscenza della verità storica, sforzo verso cui abbiamo il dovere di tendere.

Delle Foibe, ha concluso il Presidente del Consiglio Comunale, resta l’orrore dei fatti, di fronte ai quali tutti abbiamo il dovere di chinare il capo, di riflettere e di pronunziare con nettezza parole di condanna.
Pensare di graduare le colpe e le virtù, tentare giustificazioni ideologiche, è soltanto un esercizio tanto sciocco quanto inutile.
La Storia delle Foibe, allora, consegna alla Memoria un messaggio chiaro ed inequivocabile: mai più ci siano guerre e stermini in nome degli ideali! Mai più ci sia un uomo che prevarichi un altro uomo!
Tocca a noi raccogliere questa sfida, tenere per mano la nostra Storia e condurla verso un domani migliore.
Perché la Memoria del passato riguarda più che mai oggi il nostro Futuro”
A prendere la parola subito dopo è stato il dr. Alessandro Cavalluzzo, che ha fatto anche da moderatore del dibattito successivo, durante il quale gli studenti hanno posto ai relatori domande, spesso davvero impegnative, che hanno meritato un confronto approfondito e coinvolgente.
“Siamo qui, ha dichiarato Cavalluzzo, per far conoscere ai più giovani l’entità di un orrore come quello delle Foibe ma anche per trasmettere sentimenti di pace, libertà, fratellanza. Prendere coscienza del passato in un presente fatto ancora di intolleranza e razzismo”.
E di intolleranze del presente ha parlato anche il prof. Francesco Orazio Piazza, docente della “Pontificia facoltà teologica Italia Meridionale” di Napoli.
“Ci sono ancora, ha affermato don Francesco Piazza, muri eretti che sbarrano la strada alla dignità umana. Nostro dovere è celebrare la memoria di un ricordo in modo così puntuale come è avvenuto durante questo bellissimo ed intenso incontro ma è obbligo di tutti noi ridare dignità al presente. Che questo orrore ci responsabilizzi e non ci lasci indifferenti.
Ricordate, ha concluso citando Nicodemo: “quello che è stato fatto ad un uomo è stato fatto all’intera umanità”.
A chiudere il convegno le parole del Sindaco della città di Sant’Agata de’Goti Carmine Valentino, che dopo aver ringraziato gli intervenuti (tra gli autorevoli presenti il Prof. Catalano, ed il prof. Vallocchia, docenti dell’Università la Sapienza di Roma) ha voluto chiosare il senso dell’incontro con poche ma sentite parole: “Dobbiamo riappropriarci di quei valori forti e veri che creano senso del dovere nella nostra comunità, accompagnando i giovani verso il futuro. Un futuro fatto di memoria, di valori e di impegno per non ripetere orrori storici come quello delle Foibe e garantire la dignità umana, ponendola sempre al primo posto nei pensieri e nelle azioni quotidiani. Il Sindaco, alla fine del suo intervento, ha chiesto alla platea di osservare un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime delle guerre e di tutte le ingiustizie.
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