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direttore Antonio De Cristofaro

A Villa dei Papi assemblea provinciale della Cia

Scritto da il 4 febbraio 2010 alle 12:06 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

I prezzi dei prodotti agricoli salgono per i consumatori e scendono drasticamente per i produttori.
La provincia di Benevento non sfugge a queste logiche su questo ed altri importanti temi
sono chiamati a confrontarsi i 161 i delegati che prenderanno parte all’Assemblea provinciale della Cia Confederazione italiana agricoltori di Benevento. L’importante appuntamento, per l’organizzazione di categoria degli agricoltori sanniti, si terrà domani 5 febbraio nella splendida cornice di Villa dei Papi di Benevento. L’inizio dei lavori è previsto per le 9.30 e andranno avanti sino alle 18.00.

Il documento sul quale i delegati saranno chiamati a confrontarsi presenta aspetti di stretta attualità e non solo per il mondo agricolo..
L’agricoltura ,viene sottolineato, sta attraversando una delle più lunghe e difficili crisi della sua recente storia. La crisi economica ha colpito duramente la nostra agricoltura: agli effetti più generali accesso al credito, calo della domanda, disoccupazione si è aggiunto il crollo dei prezzi all’origine e la caduta dei redditi familiari.

Tra l’altro il Presidente provinciale della Cia – Aurelio Grasso – ha lanciato un accorato allarme rispetto ad alcune cifre che parlano da sole :
« Da un confronto fra i prezzi sui campi dell’annata agraria 2009 e l’annata agraria 2008 emerge tutta la drammaticità della crisi. Infatti, registriamo un -26% per i cereali, -22% per frutta fresca e secca, -13% per ortaggi e cereali minori, -19% per vini ed altre bevande, -15% per latte e derivati, -4% per bovini, -12% per i suini, -8% per l’olio di oliva. Qualche esempio per farci comprendere meglio: oggi per un litro di latte alla stalla prendiamo 0,30 centesimi – tre anni fa con l’ultimo accordo sottoscritto prendevamo 0,45 centesimi – in soli tre anni abbiamo perso 15 centesimi. Sul grano duro non va meglio: oggi per un quintale di grano prendiamo 15/17 euro – rispetto a pochi anni fa perdiamo in media 20-25. Stessa musica per l’uva – per un chilo d’uva portiamo a casa dai 15 centesimi per le uve comuni ai 35 centesimi per le uve iscritte negli albi delle denominazioni – in ambo i casi perdiamo 20 centesimi».

Tutto questo mentre sugli scaffali i prezzi corrono.
Di stretta attualità il passaggio dedicato alle Regioni in vista delle prossime elezioni .
Un ruolo importante , inoltre, è quello delle Regioni – viene affermato nel documento – che hanno piena titolarità nel finanziamento e nella programmazione dello sviluppo dell’agricoltura.
Sempre più le Regioni saranno chiamate ad agire in modo coordinato sui programmi comunitari e nazionali . Di conseguenza sempre più incisiva dovrà essere la nostra azione per sostenere gli interessi degli agricoltori e dell’agricoltura nei programmi e nei bilanci delle Regioni.
Più produzione per corrispondere nelle quantità , nella qualità nel tempo e nello spazio alla domanda alimentare; Più innovazione , per rendere l’obiettivo dell’incremento della produttività coerente con il vincolo delle risorse limitate (acqua ed energia) e con gli effetti dei cambiamenti climatici; Più sistema , per favorire in condizioni eque, l’accesso al mercato dei prodotti agricoli. Sono questi tre punti rispetto ai quali gli imprenditori agricoli Sanniti sono chiamati a discutere domani 5 Febbraio nella sala convegni di Villa dei Papi di Benevento.
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