Giovanni Zarro, ex segretario dei Giovani della Margherita ed esponente del Partito Democratico, lancia un appello ai movimenti giovanili locali e ai massimi esponenti dei loro partiti per rilanciare la Costituente dei movimenti giovanili, alla ribalta un anno fa.

‘Un anno fa – si legge nella nota – ci furono delle riunioni in cui parlare di politica era un piacere vista la grande passione che i movimenti giovanili inoltravano nelle proprie organizzazioni e vista la moltitudine di persone che si interessavano di disagio giovanile, problematiche riguardanti la rappresentanza giovanile, la necessità di svolgere un operato pluralista e autonome negli spazi di creazione dei giovani.
Questo momento di riflessione poteva essere un punto di inizio per raccordare le discrepanze territoriali e assimilare le varie intelligenze – ricordando a tutti che l’intelligenza non ha un colore politico ma una efficacia realistica – ed inoltre per essere vicino ai problemi strutturali che i movimenti giovanili supportano cercando così di far nascere una classe dirigente equa e equilibrata nelle formazioni avvenire.
La costituente dei movimenti giovanili poteva essere questo, poteva far crescere e maturare le idee politiche in seno ad uno spirito di leale collaborazione, in seno ad un preciso obiettivo di rappresentanza ed in forza a tutto ciò che si poteva chiamare giovane.
Bisogna ripartire da lì, bisogna cercare di modificare le differenze sostanziali, addolcire lo scontro e trasformarlo in confronto politico: lo stesso che aiuta il panorama formativo di ognuno per rimediare alla poca visibilità rappresentativa.
Ripartiamo dalla costituente dei movimenti giovanili, allargando il percorso alle associazioni culturali, alla consulta dei giovani, al sindaco junior, alle varie rappresentanze sindacali giovanili, ai partiti che devono essere la forza centrale dell’organizzazione, allarghiamo il tutto per essere vicini alle istanze, per seguire il tempo che cambia, per credere davvero di servire la Comunità e non un logo che alcune volte ci differenzia ma che nella realtà propone lo stesso obiettivo.
Per questo mi rivolgo ai segretari provinciali giovanili, dal centro destra al centro sinistra, ai rappresentanti in pectore delle associazioni giovanili e degli organismi istituzionali.
Il raggiungimento dell’equilibrio politico lo si trova nelle forze presenti sul territorio, nelle persone che fin ad ora hanno vinto l’ombra del silenzio e si sono manifestate per la loro inesauribile voglia di rappresentanza.
Mi rivolgo ai Deputati e ai Dirigenti di partiti che sappiano valorizzare questa scelta, che aiutino ad orientare le idee verso l’obiettivo di crescita e non verso un allargamento della forbice di differenza.
Questa potrebbe essere un’idea su cui lavorare insieme, con i movimenti giovanili, per eleggere il vero obiettivo delle organizzazioni territoriali.
Il lavoro, fatto insieme, può dare dei frutti utili e crescenti che saranno il futuro delle forze rappresentative nel Sannio e nelle nostre Comunità’.