Gianluca Aceto, Commissario Straordinario Rifiuti per la Provincia di Benevento e assessore provinciale all’ambiente, intervenendo al Seminario “Sannio Sity”, sui rifiuti ha detto: “Viviamo una situazione di caos. Il decreto legge è stato reso noto soltanto il 29 dicembre e le Province hanno avuto tutto in carico solo il 30 dicembre scorso. La Provincia sannita ha costituito la Società SAMTE di gestione rifiuti il 31 con un vero e proprio miracolo, anche perché sono stati assunti entro la mezzanotte 56 unità di lavoro senza interruzione di lavoro e del servizio”. Aceto ha tuttavia lamentato che su questo tema si vaga a vista: ad esempio, quello che resta della vecchia struttura emergenziale faceva ancora arrivare rifiuti sia a Sant’Arcangelo Trimonte che a Casalduni; ma sembra che ora sia stato interrotto questo flusso. Ma il problema resta quello che il 27 di gennaio occorrerà pagare i lavoratori di Casalduni: ma non sappiamo come pagarli – ha detto Aceto. Sono 57 unità, ai quali vanno aggiunti i 141 lavoratori dei tre Consorzi per i quali dovremo procedere ad una anticipazione di cassa i cui contorni restano indeterminati perché le risorse sono scarsissime. Aceto ha detto che tutti gli assessori provinciali della Campania sono preoccupatissimi per un processo che rischia di farci sprofondare in situazioni davvero ingestibili che mette a rischio il Patto di stabilità. Aceto ha poi rivelato che i 10 milioni di euro necessari alla messa in sicurezza la frana di Sant’Arcangelo sono a carico della Provincia: tanto è stato deciso sempre in data 31 dicembre dal Commissariato. Aceto ha quindi ribadito la volontà di aprire un confronto con tutte le forze politiche e sindacali; che gli impianti presenti attualmente sul territorio sono sufficienti a gestire l’intero ciclo provinciali; che è necessario la piena condivisione con il territorio; ha ribadito il no alla tecnica dell’incenerimento e all’ampliamento di Sant’Arcangelo Trimonte.
[...] Gianluca Aceto, Commissario Straordinario Rifiuti per la Provincia di Benevento e assessore provinciale all’ambiente, intervenendo al Seminario “Sannio Sity”, sui rifiuti ha detto: “Viviamo una situazione di caos. Il decreto legge è stato reso noto soltanto il 29 dicembre e le Province hanno avuto tutto in carico solo il 30 dicembre scorso. La Provincia sannita ha costituito la Società SAMTE di gestione rifiuti il 31 con un vero e proprio miracolo, anche perché sono stati assunti entro la mezzanotte 56 unità di lavoro senza interruzione di lavoro e del servizio”. Aceto ha tuttavia lamentato che su questo tema si vaga a vista: ad esempio, quello che resta della vecchia struttura emergenziale faceva ancora arrivare rifiuti sia a Sant’Arcangelo Trimonte che a Casalduni; ma sembra che ora sia stato interrotto questo flusso. Ma il problema resta quello che il 27 di gennaio occorrerà pagare i lavoratori di Casalduni: ma non sappiamo come pagarli – ha detto Aceto. Sono 57 unità, ai quali vanno aggiunti i 141 lavoratori dei tre Consorzi per i quali dovremo procedere ad una anticipazione di cassa i cui contorni restano indeterminati perché le risorse sono scarsissime. Aceto ha detto che tutti gli assessori provinciali della Campania sono preoccupatissimi per un processo che rischia di farci sprofondare in situazioni davvero ingestibili che mette a rischio il Patto di stabilità. Aceto ha poi rivelato che i 10 milioni di euro necessari alla messa in sicurezza la frana di Sant’Arcangelo sono a carico della Provincia: tanto è stato deciso sempre in data 31 dicembre dal Commissariato. Aceto ha quindi ribadito la volontà di aprire un confronto con tutte le forze politiche e sindacali; che gli impianti presenti attualmente sul territorio sono sufficienti a gestire l’intero ciclo provinciali; che è necessario la piena condivisione con il territorio; ha ribadito il no alla tecnica dell’incenerimento e all’ampliamento di Sant’Arcangelo Trimonte. (IlSannita.it) [...]