di Adriana Francesca
Nel pomeriggio, nell’ambito del ‘Forum delle idee e dei prototipi’ per l’innovazione utile e sostenibile, si è tenuta la premiazione del Concorso Sicurezza sul lavoro, in collaborazione con l’Anmil, riservato ad elaborati presentati dai figli di mutilati e invalidi del lavoro in cui venivano proposte possibili innovazioni per limitare questo triste fenomeno. La valutazione è stata svolta da una commissione presieduta dal docente di Sociologia del Lavoro Francesco Calvanese.
Il primo premio del concorso è andato a Leopoldo Repola; il secondo ad Antonio Pacelli; il terzo a Claudia Moscato; al quarto posto, a pari merito, Giovanna Cilenti, Alessio De Cristofaro e Graziella Oliva.
Un tema scottante quello della sicurezza che ha visto alternarsi numerosi esponenti politici dal consigliere comunale Giovanni Zarro, dal quale è partito un monito alle istituzioni affinché le norme in materia di sicurezza siano fatte rispettare, al deputato Costantino Boffa che ha invitato ad una collaborazione bipartisan per la lotta agli infortuni e alle morti bianche. ‘Anche se negli ultimi anni – ha spiegato Boffa – sembra esserci stata un’inversione di tendenza rispetto al passato con una significativa riduzione degli incidenti sul posto di lavoro, questo dato non deve far abbassare il livello di guardia, ma portare ad una intensificazione dei controlli perché c’è ancora molto da fare’. Il senatore del Pdl Cosimo Izzo ha fatto, invece, una riflessione sul decreto correttivo del Governo in materia di sicurezza il cui obiettivo fondamentale – ha detto – ‘è quello di ridurre a zero l’incidentistica sul lavoro e colpire quelle aziende ove la sicurezza non viene rispettata’. L’europarlamentare Andrea Losco, ha sottolineato la necessità di garantire la dignità delle persone nello svolgimento di un’attività lavorativa e di salvaguardare sempre di più la salute dei dipendenti.
Al sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli sono state affidate le conclusioni del convegno. ‘Importante – ha rimarcato il senatore – è diffondere la ‘cultura della sicurezza’, che porti a più formazione, informazione e comunicazione nei luoghi di lavoro, e capire che essa non si fonda sul risparmio dei costi e lo sfruttamento delle risorse umane. A questo tema si deve rispondere non solo con leggi ordinarie, ma con una iniziativa costituzionale finalizzata a superare la competenza ripartita tra Stato e Regioni. Non bisogna fermarsi ai dati che indicano un calo degli infortuni sul lavoro, perché servono nuovi e importanti passi in avanti. Molti incidenti – seguita Viespoli – sono da attribuire a problemi di ordine comportamentale, che nascono sempre da deficit di conoscenza. La sanzione è importante e significativa – ha concluso – ma il problema principale è la prevenzione’.
Il Forum delle idee e dei prototipi si chiuderà domani sera, con una manifestazione in programma alle 18.