“Il decreto legge n.195 dell’ultimo 30 dicembre sembra pensato per far ripiombare la Regione Campania nell’emergenza rifiuti.
Il quadro che emerge, infatti, in tema di gestione dei rifiuti è a dir poco irrazionale e contraddittorio anche rispetto alle idee amministrative e politiche sbandierate dal Governo nazionale’. E’ quanto dichiarato da Enrico Castiello assessore all’Ambiente al Comune di Benevento
‘Non è un caso – si legge nella nota – se ad opporsi alla proposta di legge, per fortuna ancora in attesa di conversione definitiva, siano stati i rappresentanti delle amministrazioni locali di ogni colore politico, destra e sinistra unite!
La fotografia di quanti danni potranno nascere dalle norme in esame, è fornita in tutta la sua drammaticità già dal confronto che i sindaci di tutta la Campania hanno avuto nella giornata di oggi all’Anci, e che proseguirà nel giorno dell’Epifania a Napoli: tutti i sindaci si sono schierati contro l’obbrobrio che si pensa di imporre alle amministrazioni locali della Campania.
Innanzitutto, l’idea di trasferire la riscossione della Tarsu dai Comuni alle Province stride con le competenze e con le dotazioni organiche degli enti. Per fare un esempio a noi vicino, va detto che l’ufficio Tributi della Provincia è composto da due dipendenti, mentre il Comune è attrezzato con un dimensionamento simile a quello di tutto il settore economico provinciale: come si potrà gestire efficacemente la Tarsu del capoluogo e contemporaneamente quella di altri 77 comuni? Perché affidare alle Province un nuovo compito che in tutto il resto d’Italia spetta ai Comuni?
Perché mentre tutto il resto d’Europa applica il federalismo, in Campania si accentra da un ente più vicino ai cittadini ad uno più distante.
Ma non era stato il Governo addirittura a propagandare l’idea di abolire le Province per ridurre i costi della politica? Non c’è una piccola contraddizione in quanto viene oggi prospettato?
Non è solo la rivendicazione di un’attribuzione o di un potere che muove i sindaci di tutta la Campania: la preoccupazione è legata al rischio che si possa paralizzare totalmente l’attività di gestione dei rifiuti, e di questo sono certo se ne accorgano le stesse Province che spero nelle prossime ore faranno sentire anche la propria voce di dissenso, nonostante possa apparire ‘gradevole’ avere una competenza che nemmeno si sognava fino a qualche giorno fa.
E’ possibile, inoltre, che non sia stata immaginata una differenziazione tra i diversi territori che in questi anni hanno dimostrato diversa sensibilità e diversa capacità di risposta all’emergenza? Perché Benevento deve essere trattata come Maddaloni, amministrazione recentemente sciolta per inadempienze sul tema, o come Napoli incapace di riscuotere e quindi versare quanto dovuto per il servizio?
Noi siamo la città di Benevento, un’altra cosa, e come noi altre realtà si sono impegnate per far fronte ai problemi e per evitare in questi anni che i cittadini dovessero subire i disagi che sono stati patiti altrove.
Ecco, questo è il cuore del problema: se le Province, e il Governo con loro, fossero in grado di garantirci seriamente che nessun disagio sarà in seguito patito dai nostri cittadini, allora saremmo ben lieti di fare un passo indietro. Ma poiché nessuno di tali soggetti è in grado di pronosticare quanto avverrà dopo questo salto nel buio, ci opporremo a questa legge in ogni sede.
Essendo nota l’avversità del Governo al dettato costituzionale, ho preferito evitare i rilievi di incostituzionalità che pure emergono chiari dal decreto, per attenermi solo alle intenzioni annunciate dall’Esecutivo. Ma se è evidente la difformità tra quanto si dice e quanto si realizza, adesso è arrivato il momento di dire le cose in modo chiaro: qual è l’obiettivo di questo provvedimento? Il caos, forse!
Magari serve una piccola dose di emergenza per affrontare la prossima campagna elettorale regionale?”