La Provincia di Benevento, in collaborazione con l’ASL – Servizio Veterinario di Sanità Animale, intende presentare un progetto per contrastare il fenomeno del randagismo dei cani. E’ quanto ha comunicato a tutti i sindaci del Sannio l’assessore all’ambiente della Provincia Gianluca Aceto. In una lettera che viene appunto recapitata in queste ore, l’assessore ha chiesto a tutti i Comuni la disponibilità a partecipare all’iniziativa della Rocca dei Rettori.
Aceto ha rilevato che, come purtroppo la cronaca di questi ultimi tempi tristemente e dolorosamente insegna, i cani randagi, presenti in numero imprecisato sul territorio provinciale, possono costituire un gravissimo pericolo per la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini. Le istituzioni, dunque, mobilitate anche dal Prefetto, prosegue Aceto, debbono arginare il problema con una un programmazione mirata al controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione non solo dei cani randagi, ma anche dei gatti liberi, nonché, precisa l’assessore, anche dei cani padronali, essendo anche questi ultimi causa di incremento del fenomeno complessivo.
In questa ottica, ha spiegato Aceto, la Provincia ha avviato una collaborazione con l’ASL, finalizzata a promuovere campagne di sensibilizzazione e a sostenere le attività necessarie per contrastare il fenomeno. In tale direzione, ha proseguito l’assessore, va il progetto di Parco naturalistico Uomo-Animali-Ambiente approvato dal Consiglio provinciale il 19 dicembre 2008.
Aceto ha sollecitato i sindaci a rifarsi alla normativa di riferimento e, soprattutto, alla possibilità di avere accesso ai contributi stabiliti da una delibera della Giunta regionale della Campania in esecuzione della legge regionale n. 16 del 2001 che interviene per la “Tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”. Massima attenzione, dunque, ha chiesto Aceto nel tener presente che i Comuni hanno come termine ultimo per la presentazione dell’istanza alla regione il 31 maggio prossimo: pertanto, l’assessore ha dichiarato la piena disponibilità della Provincia ad un’azione di coordinamento e di corresponsabilizzazione. Considerata la ristrettezza dei tempi, ha concluso Aceto nella sua lettera ai sindaci, si attende una risposta positiva da parte dei Comuni entro i prossimi 7 giorni, così da poter approntare un piano organico e razionale su scala provinciale.