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‘BenEvento’ sbarca a Sant’Agata dè Goti con un convegno sui borghi ed i centri storici

Scritto da il 24 dicembre 2009 alle 11:09 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Io non m’auguro che carovane di turisti assaltino Sant’Agata, m’auguro solo, che siano molti gli uomini che amano le cose belle, che sanno rispettare il silenzio, che hanno voglia di riposare e godere di un ozio balsamico. Posso dire che essi non saranno delusi”. Queste le parole di Cesare De Seta a proposito della cittadina sannita che ieri pomeriggio è stata teatro del convegno “Borghi e centri storici. Metodologie e strumenti di valorizzazione e comunicazione del patrimonio artistico ed architettonico del Sannio. Analisi del caso Sant’Agata dè Goti”, terzo appuntamento di “BenEvento – Festival della cultura, dell’arte, dell’informazione e dei sistemi produttivi”. L’incontro, moderato da Donato Alfani, ha avuto come tema centrale lo sviluppo del turismo delle aree interne della Campania ed in particolare si è preso ad esame il caso di Sant’Agata, tra le realtà più grandi territorialmente del Sannio e più ricche di bellezze storico, artistiche e paesaggistiche. All’evento non poteva mancare il padrone di casa, il Sindaco Valentino, che nella Sala Consiliare del Comune, ha riassunto in poche ma pregnanti battute le ricchezze ed il patrimonio che la cittadina sannita vanta. “Sant’Agata – ha affermato Valentino – non deve essere considerata solo per il suo centro storico, ricco di chiese, palazzi antichi, ma anche per le sue bellezze paesaggistiche. Con un territorio di circa 63 km², Sant’Agata è formata da piccoli borghi rurali estremamente caratteristici, ognuno da considerarsi come un gioiello da esportare oltre i confini provinciali e, perché no, anche regionali e nazionali”. Tra i centri del Sannio beneventano, Sant’Agata, soprattutto negli ultimi anni, è stata teatro di manifestazioni importanti che le conferiscono lustro ed importanza e che diventano volano per il turismo locale. Non sono da dimenticare gli eventi di matrice enogastronomica, come FalanghinaFelix e la Rassegna sulla Mela Annurca, o quelli di stampo artistico culturale, come il Sannio Film Festival, Suoni di Terra e Vigne e Vignette all’esordio nel 2009. “Il cartellone di eventi che il Paese ogni anno propone, per il 2010 sarà ulteriormente arricchito – ha continuato il Sindaco – anche perché il prossimo anno cade l’anniversario dei 900 anni della Chiesa di San Menna, ricorrenza che merita di essere festeggiata in modo appropriato”. Il Primo Cittadino, ha sottolineato ancora l’importanza dell’organizzazione spontanea delle varie associazioni presenti sul territorio, che assieme, si uniscono ed organizzano eventi, definibili sani e naturali.
Al dibattito ha partecipato anche Antonio Lombardi, Presidente UMPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) di Benevento, che ha sottolineato il valore di Sant’Agata come fiore all’occhiello del Sannio, assieme a Benevento e Cerreto. “In quanto Presidente Provinciale della ProLoco– ha dichiarato Lombardi – posso affermare che Sant’Agata può essere una delle città che deve fare da traino allo sviluppo del turismo in Campania, come perla delle zone interne. Spesso nella nostra Regione – ha continuato – si parla di competizione tra le aree costiere e quelle interne. Dal mio punto di vista, invece, sarebbe più giusto parlare e puntare all’integrazione di queste aree, così differenti, ma altrettanto ricche di valore. Le zone interne, come il Sannio, devono essere l’alternativa al mare ed è per questo che sarebbe opportuno proporre dei pacchetti turistici per i fine settimana, anche come integrazione economica a queste zone”.
Altro intervento è stato quello dell’Assessore comunale alle Politiche per il Turismo, Mario Petti, che si è soffermato, in particolare, sulle difficoltà di tradurre nella pratica un turismo reale per il Paese. “La nostra cittadina – ha affermato Petti – ha un potenziale enorme, sia sul piano logistico, perché risulta facilmente raggiungibile da tutte le zone limitrofe, oltre al bacino di circa 5 milioni e mezzo di cittadini che ruotano attorno al Paese”. L’Assessore ha poi sottolineato l’importante sinergia che si è creata tra tutti gli attori presenti sul territorio come attuatori di questa politica di sviluppo locale; ha sottolineato l’importanza dei sistemi turistici integrati, caratterizzati dalla creazione di pacchetti turistici predefiniti da proporre ai visitatori. “Ritengo utile per il futuro – ha concluso l’Assessore – la creazione di consorzi turistici, come ulteriore strumento per attirare turisti offrendo loro dei servizi concreti”. Infine si è parlato di marketing territoriale, come mezzo per attuare reali politiche di sviluppo. A porre l’attenzione su questi concetti è stato Nico Ascierto, Responsabile dell’Ufficio URP del Comune di Sant’Agata. “La nostra è una cittadina che vanta bellezze di ogni genere: utile per un suo ulteriore sviluppo è la comunicazione, preceduta, però, da una corretta pianificazione. Per fare ciò è fondamentale conoscere il territorio su cui si lavora e di conseguenza i bisogni e le necessità, ascoltando in primis i cittadini. Solo successivamente è possibile fare una comunicazione ponderata, a partire dai dati statistici”. Se per 20 anni Sant’Agata ha goduto di una sorta di auto comunicazione, perché è un prodotto unico ed irripetibile, oggi sarebbe utile modificare alcuni elementi, e parlare di strumenti adatti a promuovere lo sviluppo del Paese. “Il valore aggiunto di Sant’Agata – ha concluso Ascierto – è che è un prodotto di nicchia, e non di massa ed è proprio su questo che si deve puntare e comunicare”.
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