L’ordine del giorno di domani della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo, presieduta dall’ On. Erminia Mazzoni, prevede infatti la discussione delle argomentazioni contenute nelle petizioni presentate da diversi cittadini delle province campane sulla presunta violazione della normativa comunitaria in materia di tutela ambientale.
Le petizioni presentate a partite dal 2007, su cui è necessario attendere il pronunciamento della Commissione Europea, pur nella diversità delle specifiche denunce, riguardano tutte il piano di gestione dei rifiuti da cui sarebbero scaturiti, secondo quanto si apprende dai petenti, “effetti perniciosi su aree di interesse pubblico per ragioni ambientali, economiche, culturali e agricole”.
I firmatari delle petizioni all’esame della seduta di domani, denunciando la mancanza di una solida pianificazione di gestione dei rifiuti e di una adeguata rete infrastrutturale, contestano, nello specifico, l’apertura delle discariche di Serre, Campagna e Savignano Irpino, la riapertura della discarica di Ariano Irpino, la realizzazione dei siti temporanei di stoccaggio a Marigliano e a Giugliano e, infine, la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra in violazione della direttiva comunitaria 2001/77/CE sulla produzione dell’energia elettrica, della 2000/76/CE sull’incenerimento dei rifiuti e la 85/337/CEE sulla valutazione dell’impatto ambientale di progetti pubblici.
La Commissione europea “profondamente preoccupata per lo scoppio della crisi, in particolare in considerazione dei gravi rischi per la salute pubblica e per l’ambiente”, aveva già avviato una indagine e, nel luglio 2008, aveva adottato la decisione di deferire l’Italia alla Corte di Giustizia della Commissione Europea per le continue violazioni del diritto comunitario per la non corretta applicazione della direttiva quadro sui rifiuti nella Regione Campania, dichiarando che avrebbe continuato nell’attività di verifica e monitoraggio.
“Credo sia utile valutare a distanza di oltre un anno- ha sottolineato la Presidente Mazzoni- cosa sia avvenuto e se le azioni poste in campo abbiano modificato la situazione nel senso auspicato ovvero se altre iniziative debbano essere assunte in sede europea”.