Un nuovo anno è iniziato, ma nulla sembra essere cambiato: Piazza Piano di Corte, come segnalatoci da tanti cittadini, è stata utilizzata, fin a tarda notte, per balli, cori e fuochi d’artificio, senza dimenticare il via vai di autovetture e motorini, privi di autorizzazione, spesso condotti da soggetti alterati. La musica, in alcuni punti, resta alta, più alta di quella tollerabile e certamente a volume superiore in decibel di quelli previsti dalla zonizzazione acustica. Abbiamo letto delle fioriere in metallo sostituite da quelle di cemento, ma non crediamo che la soluzione sarà vincente. Inoltre, detti arredi, sembrano cozzare con il tanto acclamato (dall’Amministrazione) restyling della Piazza. Gli atti vandalici si sono moltiplicati e colpiscono, indistintamente, proprietà private ed arredi urbani. Al mattino, i luoghi di aggregazione si riconoscono per le bottiglie e l’immondizia lasciate ovunque. I topi, ovviamente, gradiscono queste inopportune discariche, anche perché il basolato sconnesso, in più punti, consente un loro facile transito. Insomma, se si vuol mantenere la movida nel Centro Storico forse bisognerà impegnarsi molto di più. Perché non si può pretendere che i cittadini siano ostaggio delle nottate brave di altri. A questo, si aggiunga l’evento del 31 dicembre, con palco posizionato in piena buffer zone. La sovrintendenza, che sarà stata certamente avvisata, che ne ha pensato? Il Comitato Unesco? È vero che l’area ormai è adorna di arredi e decorazioni discutibili, ma siamo sicuri che alla Città non potesse essere offerto un diverso modo di festeggiare? Casomai, in altro luogo?
Possediamo, non per nostro merito, ma per la Storia che ha animato le nostre terre, un patrimonio storico ed artistico straordinario. Ci ritroviamo, però, a parlare di alcuni luoghi iconici (Via Erik Mutarelli, Piazza Piano di Corte, Via Mario la Vipera, piazzetta Verdi, il Trescene, Via Umberto I, Via Annunziata, Corso Garibaldi e Via Manciotti) solo perché teatro di vandalismo, inciviltà, movida incontrollata, buffer zone imbrattata, chiusura veicolare non segnalata, etc.
Il Comune è consapevole che, nel Centro Storico, vivono persone con gravi problemi di salute, di mobilità, alcune dializzate, che non possono ritrovarsi un vicolo chiuso senza un preventivo avviso, una strada sbarrata da autovetture prive di permesso o da tavolini ed avventori immobili.
Insomma, prima di emanare atti, prima di scrivere comunicati contro questo Comitato, preghiamo chi ci amministra di fare un giro nei vicoli, nel fine settimana o nei giorni di festa, immedesimandosi con la persona malata, con l’anziano che spinge il suo carrello della spesa, con chi deve scaricare le confezioni di acqua o le provviste della settimana, con il figlio che deve andare a trovare la parente disabile, con gli operatori sanitari che devono prestare soccorso, con la persona che, tre volte la settimana, deve essere in Ospedale per la dialisi e, per ogni uscita, deve pregare di non trovare il vicolo bloccato.
Empatia, questo pretendiamo.
Siamo stati tagliati fuori da ogni forma di dialogo, eppure chiediamo rispetto della vivibilità del Quartiere e legalità.
Evidentemente, ciò che ci anima, non è considerato meritevole di tutela o di ascolto. I valori che ci spingono ad agire, probabilmente, non sono condivisi da chi ci amministra. Questo ci rammarica.
Auspichiamo cambiamenti!