Queste le parole del tecnico del Benevento mister Roberto Stellone.
“Partita importante, lo saranno tutte da qui alla fine. L’Ascoli viene dal cambio allenatore e si è un po’ ripreso perché ha vinto le ultime due partite. Dobbiamo dare continuità alla vittoria col Brescia e provare a uscire il prima possibile da questa situazione. Ci sono tante partite e abbiamo pure molti infortunati, tra questi si è aggiunto anche Veseli che ha avuto un problema all’adduttore, mentre Schiattarella non riesce a spingere. Letizia non è ancora al top, sta spingendo e spero di poterlo usare in corso di partita. Cambierò quattro cinque giocatori rispetto al Brescia.
Dobbiamo giocare 5 gare in 20 giorni e devo dosare le forze. Ero più contento se avessi avuto più calciatori in rosa a disposizione.”
“Gli infortunati stanno recuperando bene. Sugli svincolati abbiamo fatto dei sondaggi ma non abbiamo trovato ancora qualche giocatore che possa già essere pronto. Il presidente comunque ha dato massima disponibilità.”
“Il modulo può essere un’arma per avere la meglio sugli avversari. Negli ultimi anni ho però preferito lavorare più sui concetti come riempire gli spazi, creare la superiorità numerica, non scoprirsi troppo, essere bravi nelle ripartenze.
Dobbiamo essere bravi in questo, ad esempio col Brescia abbiamo dovuto cambiare il modulo all’inizio perché li subivamo troppo. Ho calciatori duttili che mi consentono senza fare cambi di effettuare più moduli durante la gara”.
“Viviani sta bene. Ha fatto una buona gara ed è uscito per crampi. Leverbe pure sta bene, a Cagliari l’ho sostituito non perché non ha fatto una buona gara ma perché ho dovuto cambiare sistema di gioco. Sono convinto che domani farà una buona partita”.
“Gli attaccanti? Posso giocare anche con una punta e una sottopunta, cioè con Simy e La Gumina e con Tello un po’ più esterno. Poi non mi interessa chi segna, l’importante è fare punti. Credo che in questa partita li alternerò.”
“Paleari sta bene. Ha fatto bene a fermarsi contro il Brescia, ma ora è a disposizione.
Non sono per squadra che vince non si cambia ma da quello che vedo durante gli allenamenti settimanali. Se facessi le scelte all’inizio non avrei mai una squadra sul pezzo e che dia sempre il massimo. Dobbiamo migliorare sull’attenzione e sulla lettura della gara, capendo quando attendere e quando andare. Dobbiamo saper ragionare nei momenti difficili… Dopo tutto viene da sé. Dopo il gol ci siamo sbloccati, abbiamo preso fiducia, mentre gli avversari si sono demoralizzati un poco. Voglio vedere in campo lo spirito messo contro il Brescia.
Non possiamo andare ad Ascoli e giocare in maniera blanda perché non siamo ancora usciti dalla situazione negativa. Questa squadra non ha mai vinto tre gare di seguito. Contro l’Ascoli non voglio cali di attenzione. Non accetto che la squadra sia molle mentalmente”.
“Tournover? Con partite ravvicinate se hai una rosa con molti giocatori per far rifiatare la squadra sei costretto a fare i cambi: devi dosare le energie e avere giocatori freschi.”
“Vincere aiuta a vincere. Vincere una gara ti fa passare una settimana diversa: hai più voglia di lavorare ed allenarti.
In questo momento dobbiamo pensare ad affrontare una gara alla volta e cercare di salvare la categoria; dobbiamo uscire dai bassifondi il prima possibile. Le sconfitte aumentano la tensione e il nervosismo, fanno aumentare la paura di non riuscire a venirne fuori.”
“Infortunati? Non sono tutti muscolari, ad esempio Pettinari ha preso una botta e sta recuperando. Gli infortunati dipendono da tantissime cose, non necessariamente dal campo, ma anche da fattori esterni. Può dipendere anche da pochi o tanti allenamenti. Non lo so ancora. Quando si subentra è molto difficile capirlo subito. Ci sono campionati dove ci si allena per meno giorni e non arrivano gli infortuni.”
“Dobbiamo diventare squadra non perché prima non lo eravamo. Significa che i ragazzi devono memorizzare i miei concetti, ma non perché sono migliore degli altri. In questo momento, in cui c’è una classifica precaria, diventare squadra non è fare cinquecento passaggi, ma essere più pratici e darsi una mano in campo. Io ho il compito di fargli vedere gli errori e correggerli, loro si devono aiutare e migliorare.”
“L’organizzazione di gioco è la base di tutto, devi sapere sulle varie situazioni di gara, quando attacchi e quando difendi, come metterti in campo. L’equilibrio fa parte di quel concetto di diventare squadra. “
“Questo trittico di gare è importante per noi. Le dobbiamo affrontare una alla volta e fare più punti possibile, il massimo sarebbe raccogliere 9 punti. Noi comunque dobbiamo giocare per vincere, ma sicuramente per non perderle. Questo è uno scontro diretto e vincere è tanta roba, ma anche non perdere è tanta roba.
La paura ti subentra nel finale quando non la chiudi e magari rischi di prendere il gol. Dobbiamo essere pronti a ogni situazione, è una questione di saper leggere le partite.”
“Tello nei primi due giorni ha fatto lavoro differenziato ha caratteristiche di inserimento e può giocare anche da sottopunta. Viviani quando sono arrivato era sempre serio ora ride un po’ in più. Ha caratteristiche importanti.”
“Di solito il mercoledì facciamo la gara con la Primavera quando non lo facciamo è perché lavoriamo su altro. Abbiamo le telecamere tattiche che mi consentono di vedere e correggere gli errori. Non sono amante delle amichevoli perché rischi di farti male e di non metterci l’impegno che si deve.”
“Gol degli attaccanti? In queste due partite sono soddisfatto dell’atteggiamento dei miei attaccanti. Non devono pensare al gol. In questo momento mi interessa che corrono e facciano pressione. Se fanno pressione forte è molto probabile che recuperi palla alta e corri meno. Il gol verrà ma non deve essere un’ossessione. Per quello che chiedo in questo momento i miei attaccanti non arrivano sempre lucidi in fase offensiva perché sto chiedendo altro. Poi la fase offensiva e difensiva dipendono anche dall’avversario e dai momenti della partita.”
Di Edoardo Porcaro