Sincero nella disamina del gol subito il portiere del Benevento, Alberto Paleari che, in sala stampa, si assume tutte le colpe. Un gesto sincero, onesto, ma è chiaro che è solo l’ultimo dei “colpevoli”.
“Oggi ho preso un gol che non dovevo prendere. Non siamo stati all’altezza di questa partita. Ci è mancato essere cinici in certi momenti. Ma non mi sento di colpevolizzare la squadra, sia per come siamo partiti, sia per come abbiamo approcciato la gara. Siamo partiti con una squadra con calciatori che non avevano i 90 minuti nelle gambe ma il tiro di Brunori 98 volte su 100 lo paro.
Questa fatica che stiamo facendo in casa non la viviamo bene. Stiamo dando tanto ma non riusciamo a segnare, ci spegniamo. Dopo tre minuti potevamo segnare con La Gumina su un mio rinvio. Sapevamo che loro facevano così.
Il gol? La palla mi è passata tra le gambe. Conosco il portiere che sono e so che potevo fare meglio. La distrazione di Kubika, dove loro hanno preso il palo, mi ha trovato un po’ fuori dai pali perché cerco di dare aiuto alla squadra. Non interpreto il ruolo di portiere alla vecchia maniera, standomene cioè tra i pali.
Mi è dispiaciuto che i tifosi abbiano fischiato tutta la squadra, perché sul gol potevo fare meglio.
La classifica? La guardiamo. Chi dice di non vederla mente. Eravamo in hotel quando le altre giocavano e abbiamo visto tutto.”
di Edoardo Porcaro