Tre minuti fatali al Cagliari alla fine del primo tempo: i gol di Sau e Tuia hanno cambiato radicalmente la storia della partita. “Sono arrivati proprio nel momento in cui sembrava avessimo la gara in mano – osserva il tecnico rossoblù Eusebio Di Francesco – Eravamo partiti bene, l’uno-due ci ha tagliato le gambe e abbiamo finito col rovinare quanto di buono fatto nei primi quaranta minuti. Nella ripresa abbiamo provato a reagire, modificando aspetto tattico e interpreti, ma non è andata bene. Inutile nasconderci, questo è un momento delicato, le cose non girano come vorremmo: bisogna avere la capacità di analizzare il tutto con attenzione, lucidità e freddezza. Conosco solo una ricetta per uscire fuori da questa situazione: lavorare per cercare di migliorare”.
SQUADRA FRAGILE
“La squadra è entrata in campo con determinazione, decisa a portare a casa la vittoria. Purtroppo alle prime difficoltà è come svanita, ci abbiamo messo un po’ per riprenderci. Sui gol subiti, non siamo stati attenti, specie sulla seconda rete: avevamo preparato certe situazioni sui calci piazzati, ci siamo fatti sorprendere da una punizione battuta a due. Nel secondo tempo siamo stati combattivi ma poco qualitativi e non dobbiamo mai perdere la qualità nel gioco, per dare continuità al lavoro che stiamo facendo. La nostra forza deve essere proseguire a fare quel che è nelle nostre corde, purtroppo in questo momento gli sforzi di tutti non sono ripagati dai risultati. Dobbiamo crederci un po’ di più. A volte si pensa in maniera individuale: è un grosso errore perché non si può pensare di risolvere la partita da soli. Sto cercando di dare una mentalità dove essere sempre più squadra”.
RECUPERARE TRANQUILLITÀ E AUTOSTIMA
“Chiaramente ora mancano tranquillità e autostima. Devo essere bravo io a restituire serenità ai giocatori: non è possibile vedere per quaranta minuti un complesso che gioca da squadra e poi smarrirsi alle prime difficoltà. Dico da tempo che è necessario lavorare sulla testa, evidentemente non basta quanto fatto finora”.
LA PROVA DEL NINJA
“Nainggolan ha disputato un brillantissimo primo tempo, è andato bene anche nella ripresa, quando l’ho abbassato, ha perso lucidità con l’andare dei minuti, ma non giocava da molto e ha dato fin troppo. Non basta la sua sola presenza, dobbiamo tutti fare qualcosa in più per tirarci su”.
ASPETTANDO GODIN
“Godin è un giocatore che può darci la scossa, si è allenato pochissimo con noi per una serie di motivi, le nostre vittorie le abbiamo ottenute con lui in campo. Rimarcare la sua assenza non vuole essere una giustificazione, ma è un elemento che abbiamo fortemente voluto e ora ci manca”.
DOMENICA SFIDA A FIRENZE
“Oggi poteva essere una partita spartiacque per salire in classifica, non è andata come avremmo voluto; con grande umiltà dobbiamo rimboccarci le maniche e cercare di guardare avanti. Domenica a Firenze abbiamo un’altra possibilità per recuperare terreno, dobbiamo essere compatti per cercare di ricominciare ad ottenere risultati positivi, sin dalla gara contro i viola”.
RISCHIO ESONERO
“L’esonero? Lo dovete chiedere alla società. Io so che è un rischio che c’è fin da quando ci si siede sulla panchina. Quando le cose vanno male è normale che il primo a pagare sia il tecnico.