“Proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando il nuovo dpcm.
“L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità ma ripartire: dipenderà dai nostri sforzi”. “Se cediamo adesso c’è il rischio di ripartire daccapo.
E’ necessario tenere alta attenzione anche a Pasqua“, spiega il premier. “Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio.
Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza” ad aprire alcune attività produttive.
“Il lavoro per la fase 2 è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha affermato il premier.
“Ho firmato il decreto per il comitato di esperti” che affiancherà il comitato tecnico scientifico nella fase 2: “Presiederà Vittorio Colao“.
Non dobbiamo “procedere a tentoni” ma con la task force di esperti istituita oggi, studiare “processi razionali” per “ripensare l’organizzazione della nostra vita”.