Il gruppo Pdl al Comune di Benevento è intervenuto in merito alle ultime novità emerse sulla vicenda della centrale elettrica di Ponte Valentino.

‘Senza riserve esprimiamo la nostra piena e incondizionabile soddisfazione nell’apprendere che il ministero dei beni culturali ha censurato il decreto di Via ottenuto da una Regione che, proprio sul versante dell’ambiente, ha espresso al massimo tutte le sue virtù politiche.
Non ci sorprende il fatto che l’iniziativa della Luminosa possa cadere sul nostro territorio poiché già troppe volte abbiamo assistito ad attori della politica regionale utilizzano il territorio sannita per fare cose che non possono essere realizzate nei territori napoletani.
La discarica di Sant’Arcangelo Trimonte rappresenta l’ultimo degli esempi di una lunga catena che tempo fa è partita con quella di Tre Ponti, Toppa infuocata e tutta quella filiera di eolico che ha ormai radicalmente trasformato l’aspetto paesaggistico dell’intera provincia.
Non ci sorprende la posizione assunta dal ministero poiché collima con alcune delle eccezioni che avevamo sollevato ed inserito nella proposta di atto deliberativo che il gruppo si era fatto carico di portare all’attenzione del consiglio comunale.
La questione del contenimento degli scarichi in aria è un aspetto pressoché insuperabile poiché non esiste minimamente il tessuto industriale che dovrebbe assorbire riutilizzandola l’energia prodotta sotto forma di residui industriali.
Sembrano difficilmente superabili i timori che gli svantaggi legati a questa iniziativa siano enormemente superiori ai vantaggi che invece vanno in direzione diversa dalla territorialità.
Se fosse tutto vero e tutto positivo, non crediamo che l’imprenditoria legata a questa iniziativa avrebbe scelto territori diversi da quelli di loro provenienza.
Le note trasmesse dalla conferenza stampa tenuta oggi da rappresentanti legati all’iniziativa non hanno rimosso alcuna perplessità rispetto alle nostre convinzioni in merito all’iniziativa, neanche dal punto di vista estetico.
Siamo convinti che bisogna puntare su altri fattori di crescita, quali il segmento turistico religioso, con grandi aree vocate all’agricoltura di qualità e ambiti territoriali destinati ad offrire pacchetti di accoglienza e di ricettività di alto profilo.
Tutto questo mal si concilia con la presenza di una centrale a turbogas.
Sappiamo bene che non sarà facile arrestare questa iniziativa che, come tutte, si accompagna con un sistema mediatico informativo notevole, proponendo contestualmente argomenti molto convincenti, che politici di alta statura non apprezzano’.
Ad ingigantire il pericolo che questo accada è la presenza di una classe dirigente di territorio che si lascia prendere dalle iniziative invece di proporre un proprio modello di sviluppo che meglio si potrebbe attagliare alle caratteristiche del territorio.
Noi non puntiamo all’esclusiva dell’opposizione ad iniziative come questa.
Ben vengano contributi di classe dirigente di altri partiti che hanno veramente a cuore le sorti del nostro Sannio, quando si è convinti che il progetto di sviluppo non contempli iniziative come questa.
Questa iniziativa, come tutte, ha cose buone e meno buone: noi non vogliamo neanche quelle buone’.