Si è tenuta ieri mattina a Roma innanzi alla Commissione permanente Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici l’audizione di ANPCI (Associazione Nazionale che raggruppa i comuni fino a 5.000 abitanti) con ad oggetto l’esame del Decreto Legge n.123/2019 C.2211 Governo recante “Disposizioni Urgenti per l’accelerazione ed il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici”. Alla riunione, svoltasi presso la Camera dei Deputati e presieduta dall’onorevole Patrizia Terzoni, sono intervenuti la presidente nazionale dell’ANPCI, Franca Biglio, ed il presidente ANPCI Campania, Zaccaria Spina.
La presidente Biglio ha stigmatizzato il fatto che, ad oltre tre anni dagli eventi sismici, si parla ancora di stato di emergenza. “Bisogna partire dagli errori fatti nella normativa precedente che evidentemente non ha semplificato abbastanza – ha detto –; se è vero come è vero che a tutt’oggi ci troviamo di fronte ad una situazione in cui è necessario procedere all’effettuazione di proroghe”. “Allo stato – ha affermato – la burocrazia, i lacci, gli adempimenti sono così numerosi e complessi che rallentano, e addirittura paralizzano, l’attivismo degli amministratori locali. Sarebbe perciò necessario scrivere poche cose ma che responsabilizzino al massimo i sindaci e le strutture comunali, affinché si possa effettivamente completare questa fase, dove si parla ancora di rimuovere e smaltire le macerie, e giungere fino al ripristino delle condizioni di normalità”.
Il presidente ANPCI Campania, Spina, ricollegandosi all’intervento della presidente Biglio, tra l’altro, ha rimarcato che “l’occasione è buona per promuovere una normativa specifica che regolamenti uno status particolare del sindaco e degli amministratori locali per il periodo caratterizzato dallo stato di emergenza”. “Poteri particolari e procedure più snelle, con meno lacci e più risorse per i Sindaci affinché possano operare al meglio dalla fase della gestione dell’emergenza fino al ripristino della situazione di normalità” ha dichiarato Spina, proponendo altresì “di raddoppiare il numero di ore di permessi, di incrementare l’indennità di carica e snellire le procedure per i rimborsi spesa debitamente motivati”.
“Tra le altre cose – ha detto – ben vengano le previsioni degli articoli del Decreto Legge n.123/2019, con riferimento particolare all’estensione al territorio dei comuni del cratere delle misure a favore dei giovani imprenditori denominate “Resto al Sud” e le proroghe con cui, per agevolare la ripresa economica, si differiscono una serie di termini per pagamenti o adempimenti finanziari, contabili, certificativi previsti dal Tuel”.
L’ANPCI ha, infine, condiviso due emendamenti presentati direttamente dai Sindaci dei Comuni interessati.