Luminosa, la Società che gestisce il piano di realizzazione dell’impianto termoelettrico a gas a ciclo combinato a Benevento, – facendo anche seguito all’apertura al dialogo espressa da parte di esponenti politici del territorio, e accolta positivamente dalla stessa società che si è sempre dichiarata disponibile a un confronto sul tema – intende evidenziare il ruolo che la centrale può svolgere per il Sannio.
In un contesto complesso per lo sviluppo di iniziative private che abbiano importanti ricadute economiche e occupazionali in Italia, Luminosa, la Società che gestisce il piano di realizzazione dell’impianto termoelettrico a gas a ciclo combinato a Benevento, ritiene che il progetto possa offrire importanti opportunità di sviluppo per il territorio, in una ottica sostenibile. Compatibilmente con i tempi dei processi di autorizzazione ed approvazione del progetto, è precisa volontà dell’azienda garantire l’entrata in funzione dell’impianto entro il 2013, in piena coerenza con gli
obiettivi energetici regionali, come emerso nel corso dell’ultima Conferenza dei Servizi tenutasi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 21.09.2009.
A conforto della necessità, espressa dalla Regione nei propri documenti di programmazione, di incrementare in tempi certi il proprio parco di produzione elettrica, si sottolinea che il procedimento seguito per l’impianto di Luminosa (autorizzazione unica ex l. 55/2002) assicura che l’autorizzazione ministeriale raccolga e sostituisca ogni assenso, parere e permesso richiesto dalla normativa per la realizzazione dell’impianto.
La realizzazione della centrale prevede un investimento complessivo di circa 300 milioni di Euro, una parte consistente dei quali verrà investita da Luminosa direttamente sul territorio tra il 2010 ed il 2012. Si tratta di un significativo investimento interamente privato che non richiede nessun contributo pubblico.
In termini locali sono inoltre previste, sia ai sensi di legge che per iniziativa della società, compensazioni per il territorio che andranno ad interessare gli enti locali – Provincia di Benevento e i Comuni interessati. Queste compensazioni verranno formalizzate attraverso specifiche Convenzioni. Ė prevista in particolare la realizzazione di alcune opere pubbliche e la corresponsione di 0,2 € per ogni megawattora di energia elettrica prodotta dalla centrale durante il ciclo di vita dell’impianto. In merito alle tematiche di carattere ambientale, a beneficio del dibattito in corso sull’argomento, Luminosa intende sottolineare, pur rispettando le sensibilità di tutti, come le preoccupazioni di questo tipo sulla centrale siano da considerarsi infondate.
La tecnologia avanzata di cui si doterà l’impianto unitamente al design integrato con il territorio consentiranno infatti un impatto ambientale minimo.
A conferma di queste valutazioni, il progetto ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale nell’Agosto 2008. Tale decreto è stato il risultato di un lungo e complesso iter a livello regionale e nazionale durante il quale le varie commissioni tecniche hanno valutato positivamente la compatibilità del progetto rispetto a tutte le leggi, normative e vincoli di natura ambientale (impatto sull’atmosfera, sul rumore, sull’ambiente idrogeologico, sul paesaggio, sulla salute, etc.) nonché rispetto a tutti gli strumenti di programmazione comunali, provinciali, regionali, nazionali ed europei.
L’energia prodotta da Luminosa che sarà offerta al sistema delle imprese locali, agli enti e ai cittadini potrà garantire inoltre vantaggi in termini di un forte risparmio sulle bollette. È previsto inoltre lo sviluppo di uno specifico programma per la fornitura di energia termica sotto forma di calore e/o vapore alle aziende presenti nel distretto industriale e nella comunità locale, per circa 20 MWth. Come evidenziato anche in altri frangenti, sono previsti importanti benefici sul fronte dell’occupazione e dell’indotto.
La costruzione dell’impianto richiederà l’impiego di circa 500 persone. Con la centrale a regime sarà possibile offrire occupazioni stabili e posizioni qualificate per diversi profili professionali, anche elevati e generare un importante indotto per almeno 100 posti di lavoro per tutto il ciclo di vita della centrale (20 anni).