Il Liceo Classico “Pietro Giannone” ha promosso una mattinata di studi sul tema: Graffiti pompeiani. Storie straordinarie di gente comune. Interverranno, il Prof. Heikki Solin, Professore emerito di Filologia classica dell’Università di Helsinki e il Dott. Antonio Varone, già Direttore degli Scavi Archeologici di Pompei. L’incontro si terrà domani, sabato 26 maggio 2018, ore 10.00, presso la sala convegni di Palazzo Paolo V, Corso Garibaldi 145, Benevento. L’incontro, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico del Liceo cittadino, Prof. Luigi Mottola, intende promuovere lo scambio culturale sia tra scuole pari grado, sia tra Licei ed Università.
L’evento è stato organizzato dalla Prof. Paola Caruso del Liceo “Giannone” con la collaborazione del Prof. Italo M. Iasiello dell’Istituto d’istruzione superiore “Telesi@”, che guideranno delegazioni di loro studenti, ma l’incontro è aperto a tutti coloro che operano nel settore filologico e archeologico o sono interessati alla storia antica.
I graffiti pompeiani sono le scritte che gli abitanti dell’antica Pompei hanno lasciato sui muri delle case, incisi con un semplice chiodo o altro strumento appuntito. Grazie a questi “messaggi” possiamo ancora conoscere i pensieri della gente comune, i loro desideri, le loro aspirazioni, i problemi quotidiani. Gli studiosi che li hanno raccolti riescono a far parlare questa ‘gente senza storia’, donandoci la freschezza e l’inventiva di servi, massaie, viaggiatori.
L’incontro con gli illustri relatori, il Prof. Heikki Solin e il Dott. Antonio Varone, intende promuovere la comune partecipazione a esperienze culturali di alto profilo e vuole essere un’ occasione alla conoscenza di tematiche archeologiche, epigrafiche e filologiche, veicolate dall’incontro con professionisti di chiara fama in un settore non solo è affascinante, ma anche di fondamentale importanza per il nostro territorio, così ricco di memorie e di storia.
Anche Benevento è città di origine osco-sannitica come Pompei. La continuità della storia ci ha fatto perdere il senso del nostro passato, mentre Pompei, esempio unico nel mondo, ci restituisce la vita, la società e la cultura del mondo antico congelate, per così dire, dall’eruzione del Vesuvio. Attraverso la conoscenza dei graffiti lasciati dai suoi abitanti, possiamo recuperare quel passato, che non doveva essere molto diverso da quello di Benevento.
La valorizzazione del patrimonio storico-artistico passa necessariamente anche attraverso la conoscenza di figure di riferimento, come i relatori della manifestazione, dei loro metodi di lavoro e delle problematiche che hanno affrontato per restituire ai reperti archeologici i contesti culturali che li hanno prodotti, permettendoci di comprenderne il significato.
Nel corso della manifestazione gli alunni del corso di epigrafia del Liceo “Giannone”, guidati dalla Prof. ssa Paola Caruso presenteranno la nuova lettura di un’iscrizione del Museo del Sannio, non presente nei repertori digitali, ma pubblicata da Michael Güterbock, Materialien zur Sozialgeschichte Süditaliens in der römischen Kaiserzeit, Berlin 1982, pag. 32. La lettura dello studioso tedesco è incompleta; la nuova lettura curata dalla Prof. Caruso e dai suoi giovani allievi restituisce il testo nella sua integrità.