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Lonardo a Castelvenere: ‘Occorre una legge per i ‘Municipi di frontiera’

Scritto da il 12 ottobre 2009 alle 18:46 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Stamani la presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, ha fatto una visita istituzionale a Castelvetere in Val Fortore per inaugurare un viaggio nei Comuni campani dell’estrema periferia.

Presenti con il presidente Lonardo i consiglieri regionali: Fernando Errico, Mario Ascierto della Ratta, Francesco D’Ercole, Angelo Giusto. Il consigliere Luca Colasanto ha inviato un messaggio di saluti. All’incontro hanno partecipato decine di sindaci del Fortore e del Tammaro.

‘Con questa iniziativa – ha spiegato la Lonardo – ho voluto dare modo ai rappresentanti eletti di toccare con mano alcune realtà di periferia, che non pretendono certo miracolistici interventi,tantomeno provvedimenti calati dall’alto.
Più realisticamente – e giustamente – ci sono tante piccole Comunità che vogliono sentirsi ascoltate e comprese, desiderano avvertirsi parte integrante della comunità regionale, con pari dignità, con pari diritti.
Ci sono comunità, come questa di Castelvetere, che meritano tutta la nostra
considerazione.

Comunità che vanno accompagnate, sostenute, aiutate a superare un diffuso,
comprensibile sentimento di discriminazione, se non addirittura di emarginazione, sia sociale che politica.
Ci sono tantissimi nostri concittadini, tantissimi nostri sindaci ed amministratori di piccoli e piccolissimi Comuni dell’entroterra che, quotidianamente, devono fare i conti con una legislazione regionale che, per troppi anni, ha dedicato loro poca, pochissima attenzione.

In Campania ci sono decine di Comuni dell’interno e dell’estrema periferia che sono praticamente sconosciuti ai più, persino ai legislatori regionali.
Ci sono Municipi che vivono condizioni di grave, gravissimo disagio.
Penso, ad esempio, alla loro lontananza dai grandi centri, dagli Uffici direzionali, dalle sedi delle Istituzioni provinciali e regionali.
Ci sono piccoli Comuni che si ritrovano praticamente isolati.
Comuni come il vostro che sono raggiungibili a fatica, attraverso strade lunghe,
strette e tortuose, spesso nemmeno asfaltate, che diventano impraticabili alla prima pioggia o nevicata.
Per chi abita in queste aree interne, un malore si trasforma in un dramma. Per non parlare delle scuole, che devono fare i conti con la difficoltà oggettiva di
raggiungere il numero minimo di iscritti per la formazione delle classi. Stesso
discorso vale per l’assistenza agli anziani ed ai portatori di handicap, fino ad un insostenibile digital divide.

Da Castelvetere voglio lanciare un appello che, sono certa, non rimarrà inascoltato.
Occorre avviare una dettagliata ricognizione territoriale, realizzare una mappatura, individuare puntualmente i Comuni ai quali prestare particolare attenzione. Quindi bisogna varare un provvedimento legislativo con il quale si fissano precisi criteri e si stabilisce che quelli che io chiamo ‘Municipi di frontiera’ hanno il diritto di godere delle stesse agevolazioni, delle stesse deroghe introdotte per le comunità delle piccole isole.
Credo che questo ci chiedono i nostri amministratori locali.

Del resto, ogni volta, io non perdo l’occasione di ribadire che il futuro della
nostra regione passa per il rilancio delle nostre aree interne.
Lo stesso sviluppo di Napoli e della sua immensa area metropolitana passa per il
rilancio delle zone interne, per un’azione virtuosa di decentramento e di
decongestionamento.

Vorrei anche chiarire che il Consiglio regionale non ha poteri esecutivi e gestionali ma solo compiti di indirizzo e di programmazione.
Consapevoli delle responsabilità e delle competenze dell’Assemblea legislativa che ho l’onore di presiedere, ribadisco che oggi siamo qui innanzitutto per ascoltare, per prendere diligentemente nota dei rilievi, delle mancanze, delle proposte, delle vostre proposte.
I sindaci desiderano essere ascoltati, vogliono avere l’occasione di far sentire la propria voce, desiderano conoscere di persona i Consiglieri regionali, di tutti i Partiti, di maggioranza e di opposizione.
Credo che abbiano lo stesso desiderio di dialogo e di confronto ‘aperto’, costruttivo, partecipativo tutti gli altri soggetti attivi sul territorio: i
dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli imprenditori, i commercianti, gli
artigiani, i cittadini, le donne, gli anziani, i disoccupati, i giovani. Tutti.

Dopodiché trasferiremo agli organismi regionali competenti le istanze raccolte sul territorio.
Coinvolgeremo le Commissioni consiliari, chiederemo al governo regionale di fare la sua parte’.
lonardo221

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