Se l’è giocata a viso aperto il tecnico del Benevento, Marco Baroni, che non ha fatto barricate, né alzato muri. Ma questo Napoli oggi era troppo superiore per qualità ed esperienza.
“Oggi ho cercato di mettere in campo la formazione migliore. Molti calciatori sono arrivati l’ultimo giorno di mercato e ancora non sono al top. Siamo un gruppo che si è completato da poco. Siamo eterogenei ed ho cercato di amalgamare il gruppo. Ho messo dentro il centrocampo dell’anno scorso perché è quello che ci ha condotto fin qui. Oggi c’era troppo Napoli per noi. Purtroppo, loro hanno colpito subito, minando tutte le nostre certezze. Eravamo troppo impauriti. Adesso bisogna pensare alla prossima, archiviare questa e pensare alla gara con la Roma, provando a strappare un risultato.
ANTEI – L’infortunio di Antei è un’altra tegola che si aggiunge all’infortunio di Djimsiti. Come centrale ho adatto Venuti che se l’è cavata bene. Ma se ci fosse stato Djimsiti avrei risparmiato di rischiare Antei.
Contro il Napoli non è facile giocare. Loro giocano a memoria . Noi siamo usciti dalla partita e con queste squadre bisogna imparare a restare sempre attaccati.
UMORE – Non c’è un clima di negatività nello spogliatoio. Siamo consapevoli che potevamo fare di più, ma sapevamo pure che non era facile. In questo momento ci manca qualcosa: dobbiamo continuare a lavorare. Dobbiamo provare a strappare un risultato perché questo ti dà fiducia e certezza dei propri mezzi.
ESONERO – C’è la fiducia della società, ma noi allenatori non viviamo di questo. Dobbiamo crescere e trovare delle soluzioni in fretta, ma io credo nella squadra. Queste sono gare in cui devi difendere la prestazione e non il risultato. Perché se manca quella non riesci a giocare e far bene nelle successive.
TOURNOVER – Non abbiamo fatto turnover, ho solo provato a mettere in campo la migliore formazione possibile. Ho preferito dare minutaggio a quei calciatori che hanno giocato poco e ho voluto vedere come giocavano. Volevo pure conoscerli. E mi riferisco a Lombardi, Parigini e Armenteros.
MODULO – Si può lavorare sul cambio modulo. Io voglio portare la squadra a far punti. Ho giocato con due punte perché volevo tenere la squadra alta. E’ possibile trovare comunque una soluzione diversa che dia più equilibrio.
Per noi è una corsa contro il tempo perché dobbiamo iniziare a fare subito punti. Esclusa questa gara, nelle precedenti tre c’è stato un bel Benevento.
RICORDI – E’ sempre piacevole tornare a Napoli e nello stadio del Napoli. I ricordi sono qualcosa di indelebile che ti porti dentro. Avrei voluto viviere questo ritorno portando qualcosa a casa. Non sono abituato a fasciarmi la testa, ma solo a lavorare.
di Edoardo Porcaro