I consiglieri del gruppo consiliare del PdL del comune di San Leucio del Sannio, Aldo Furno e Gino Iannace, replicano alle dichiarazioni di Lodovico Facchiano che non aveva gradito la richiesta fatta da Iannace al Sindaco di andare a casa.
“In riferimento alle dichiarazioni rese a mezzo stampa da parte del collega e amico Lodovico Facchiano occorre precisare che lo stesso da circa un anno non partecipa più alle sedute di consiglio comunale, senza averne mai dato giustificazione.
Pertanto l’amico Facchiano non ha assistito alla comunicazione circa la costituzione del Gruppo Consiliare della PdL in seno al consiglio comunale, rese dal capogruppo Aldo Furno, né ha assistito all’abiura del sindaco, che nell’ultima seduta della civica assise, incalzato dai consiglieri del partito democratico, non ha avuto il coraggio di ammettere di aver aderito al Popolo della Libertà, ma solo che la sua era una scelta di tipo personale, essendo stato chiamato solo a collaborare con l’on. De Girolamo. Se l’amico Facchiano avesse ascoltato quelle parole, oggi non sarebbe lo strenue difensore di un accordo con il sindaco, con cui è impossibile ogni forma di collaborazione e dialogo. A noi non interessa solo vincere le elezioni ma, avendo a cuore le sorti del nostro paese, amministrare con serenità.
Comprendiamo l’uscita dell’amico Lodovico Facchiano, perché essendo da troppo tempo assente dal consiglio comunale non ha compreso le dinamiche dalla politica sanleuciana. Anche noi siamo per l’unità, ma l’unità ha un prezzo: il sindaco Romeo Furno deve andare a casa. E ricordiamo all’amico Facchiano alla quale noi siamo sempre legati da una amicizia sincera di dieci anni di vita politica insieme, che chi partecipa conosce le cose, chi non partecipa non le sa”.
Aldo Furno capogruppo PdL
Gino Iannace consigliere gruppo PdL