“La raccolta delle uve sta soffrendo per gli inammissibili ritardi burocratici nello sviluppo della procedura informatica dell’Inps che impediscono di fatto alle imprese agricole l’accesso agli strumenti che hanno sostituito i voucher”.
Così il presidente di Coldiretti Benevento, Gennarino Masiello, rispetto alla nuova disciplina delle prestazioni occasionali che è subentrata dopo nove anni al sistema dei voucher che erano nati nel 2008 proprio per agevolare le operazioni di raccolta.
“Le imprese vitivinicole hanno già dovuto fare i conti con un’estate torrida. Con il flop dei nuovi strumenti – sottolinea Masiello – si rischia di compromettere l’intero percoso produttivo sottraendo, oltremodo, alle categorie opportunità occupazionali alle fasce economicamente deboli. Infatti, nella vendemmia venivano impiegati piu’ della metà dei voucher utilizzati in agricoltura; inoltre il loro uso era rimasto praticamente stabile da cinque anni perché era l’unico settore rimasto “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni: basti pensare che l’agricoltura ha utilizzato ogni anno solo il 3% dei voucher emessi”.
“L’utilizzo dei voucher in agricoltura – aggiunge il direttore di Coldiretti Benevento, Francesco Sossi – era fondamentale per le nostre aziende perchè costituiva uno strumento che nelle delicata fase di raccolta consentiva di dare dinamicità aggiungendo forza lavoro là dove era necessario. Avevamo rappresentato all’Inps già nei mesi scorsi la necessità di un’accelerazione burocratica alla disciplina sostitutiva per non creare complicazioni alle imprese. Purtroppo succede che ad oggi la vendemmia 2017 viene gravata da quest’ulteriore incombenza e la fase di raccolta delle uve resa meno serena”.