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Alta Capacità Napoli-Bari, iniziativa bipartisan di 30 deputati e senatori campani

Scritto da il 8 ottobre 2009 alle 18:26 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Su proposta dell’on. Costantino Boffa, componente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, 30 deputati e senatori campani e pugliesi di maggioranza e di opposizione, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, hanno chiesto di inserire nell’ordine del giorno della prossima seduta del Cipe la discussione, l’aggiornamento e l’approvazione del Contratto di programma tra Stato e Ferrovie dello Stato.
In tale Contratto di programma è infatti previsto il finanziamento del progetto definitivo e del primo lotto del progetto di riqualificazione e sviluppo della linea ad Alta capacità ferroviaria Napoli-Bari.
Oltre all’on. Costantino Boffa (Pd) hanno firmato l’on. Gioacchino Alfano (Pdl), il sen. Alfonso Andria (Pd), il sen. Teresa Armato (Pd), l’on. Francesco Boccia (Pd), l’on. Fulvio Bonavitacola (Pd), l’on. Michele Bordo (Pd), l’on. Bruno Cesario (Pd), l’on. Pasquale Ciriello (Pd), l’on. Nunzia De Girolamo (Pdl), il sen. Enzo De Luca (Pd), l’on. Antonio Distaso (Pdl), l’on. Pietro Franzoso (Pdl), l’on. Dario Ginefra (Pd), l’on. Arturo Iannaccone (Mpa), l’on. Tino Iannuzzi (Pd), il sen. Maria Fortuna Incostante (Pd), il sen. Cosimo Izzo (Pdl), l’on. Mario Landolfi (Pdl), l’on. Luigi Lazzari (Pdl), l’on. Margherita Mastromauro (Pd), l’on. Eugenio Mazzarella (Pd), l’on. Alessandra Mussolini (Pdl), l’on. Luigi Nicolais (Pd), l’on. Mario Pepe (Pd), l’on. Mario Pepe (Pdl), l’on. Pina Picierno (Pd), il sen. Cosimo Sibilia (Pdl), l’on. Marcello Taglialatela (Pdl) e l’on. Ludovico Vico (Pd).

“Questa iniziativa – dichiara l’on. Boffa – segue le varie risoluzioni approvate nelle Commissioni e nelle Aule di Camera e Senato con le quali si impegnava il governo a dare seguito alle intese siglate tra il governo stesso e le Regioni Campania e Puglia. Lo scorso aprile poi, in occasione della presentazione del progetto preliminare dell’opera a Benevento, il Ministro Matteoli ha annunciato che le risorse per far partire il progetto con il finanziamento di una prima tratta, 1,3 miliardi di euro, sono già disponibili. Con il miliardo e trecento milioni di euro previsti nel Contratto di programma che il Cipe dovrà approvare saranno finanziati la progettazione definitiva ed un primo tratto della linea, la Cancello-Frasso Telesino-Dugenta. L’approvazione del Contratto di programma tra Stato e Ferrovie dello Stato è dunque un passaggio necessario alla realizzazione della più grande opera pubblica prevista per il Mezzogiorno. E’ importante – conclude l’on. Boffa – che su alcune grandi scelte infrastrutturali ci sia una convergenza bipartisan perché ciò consente di programmare e realizzare in tempi certi opere condivise e utili ai nostri territori ed al Mezzogiorno”.
L’opera – si legge nella lettera – costituisce senza dubbio il tassello centrale di una nuova strategia di sviluppo per il Mezzogiorno e le sue aree interne, una strategia basata sul trasporto ferroviario che rappresenta il futuro di uno sviluppo duraturo e sostenibile; un disegno che ha come obiettivo quello di ridurre il gap infrastrutturale che non consente il decollo competitivo del Sud del Paese.
Il progetto, una volta a regime, non solo dimezzerà le distanze abbattendo drasticamente i tempi di percorrenza, ma consentirà di congiungere la direttrice Napoli-Bari, assicurata dall’alta capacità ferroviaria, con l’alta velocità Napoli-Roma- Milano-Torino e quindi la direttrice est-ovest con la dorsale tirrenica nord-sud nonché le tre grandi aree metropolitane del centro sud, Napoli, Bari, Roma e il sistema dei porti pugliesi e campani, realizzando quanto concordato nei programmi delle Regioni Campania e Puglia e negli accordi tra queste ed il governo nazionale.
L’opera consentirà infine di prolungare il tracciato del Corridoio europeo n. 8 Bari-Varna fino a Napoli, connettendolo con il Corridoi n.1 Berlino-Napoli-Palermo. Così il Mezzogiorno d’Italia, connesso con tutto il suo sistema di trasporti (strade, ferrovie, porti) e della catena logistica, diventa la chiusura naturale delle grandi reti transeuropee che interessano l’Italia.
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