“La viabilità provinciale è seriamente compromessa, rende difficile il lavoro agli agricoltori e limita il diritto di mobilità dei cittadini. Una situazione che avevamo denunciato agli inizi di febbraio chiedendo a chi di competenza un intervento senza tuttavia ricevere alcun segnale”.
Duro l’intervento di Coldiretti Benevento alla luce di una struttura viaria che, già messa a dura prova da alluvione e nevicate, ha subito peggioramenti per le gelate, le piogge degli ultimi tempi e per la normale usura del manto stradale.
“Avevamo rappresentato alle istituzioni – continua l’associazione dei coltivatori – lo stato di grande disagio in cui sono costrette ad operare le nostre aziende, seguendo percorsi più lunghi che richiedono maggior tempo e denaro causando loro perdite non facilmente ammortizzabili. Avevamo anche sollevato la preoccupazione in vista del periodo più ‘caldo’ della stagione quando sulle strade avrebbero circolato più mezzi. Leggiamo in queste ore che l’apprensione non è solo nostra ma è condivisa, a ragione, dai sindaci sanniti, soprattutto quelli del Fortore, che hanno esposto il problema nelle sedi competenti. Le preoccupazioni che accomunano una forza sociale come Coldiretti e le comunità locali vanno opportunamente difese e rappresentate nelle sedi istituzionali idonee: non si può nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Non si può rispondere ai sindaci di chiudere le strade e lasciare loro la responsabilità circa l’incolumità della propria gente, così come non si può pretendere che l’indotto economico mosso dall’agricoltura rallenti o subisca consistenti perdite per mancanza di fondi. Sembra davvero un atteggiamento paradossale per non dire irresponsabile. Soprattutto in questo momento in cui gli agriturismi e le strutture ricettive si preparano ad accogliere flussi turistici legati alla tradizione enogastronomica del Sannio anche in vista delle prossime festività”.
“Coldiretti – conclude il presidente Gennarino Masiello – porterà avanti la propria battaglia, per tutelare i diritti dei propri associati e la affiancherà a quella delle popolazioni del Fortore. Restiamo comunque e sempre aperti a qualsiasi forma di confronto e collaborazione”.