L’accessibilità è la caratteristica di un dispositivo, di un servizio, di una risorsa o di un ambiente d’essere fruibile con facilità da una qualsiasi tipologia d’utente, tale termine è associato comunemente alla condizione anche per persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria, o psichica (ovvero affette da disabilità sia temporanea, sia stabile), di accedere e muoversi autonomamente in ambienti fisici. Questa rubrica vuole mettere in evidenza le barriere mentali e o architettoniche (se non vi fossero le prime le seconde non nascerebbero e viceversa). Nella nostra città vi sono molteplici barriere architettoniche, essendo una città prettamente antica ed eretta in una valle: vi sono sicuramente innumerevoli barriere naturali, ma maggiori ancora sono quelle create dall’uomo. Non so se avete presente quelle “discesine strane” che si trovano sui marciapiedi o nei pressi di “qualche” ufficio pubblico ed ancor più raramente nei pressi di qualche esercizio commerciale… Ebbene quegli scivoli si chiamano rampe, hanno delle misure e delle caratteristiche ben precise: la larghezza minima di una rampa deve essere di 0,90 m per consentire il transito di una persona su sedia a ruote ; di 1,50 m per consentire l’incrocio di due persone e non deve superare il dislivello superiore a 3,20 m (nella nostra città, ma anche in tante altre, rare sono quelle a norma) e “servirebbero” a persone con una mobilità ridotta (disabili, anziani etc..) Purtroppo vi è il malcostume di parcheggiarvi le auto, i motorini e affini nelle vicinanze, praticamente all’imbocco, rendendole di conseguenza non utilizzabili, e tutto questo avviene in quasi tutte le zone dove esse sono presenti. Sicuramente una maggiore attenzione da parte di tutti può contribuire ad abbattere non solo i rischi di chi non può usufruirne perchè occupate, ma è un passo verso la civiltà e verso il prossimo. Sè avete segnalazioni da fare scrivete a: sannitamenteaccessibile@gmail.com. Saluti sfusi a tutti.
Gianluca Iandolo