‘E’ sotto gli occhi di tutti il degrado che il traffico del capoluogo sannita ha raggiunto. Purtroppo, e con tutto il rispetto dovuto, transitare per le strade beneventane, diventa sempre più simile al transito nelle periferie degradate del napoletano. Vani risultano gli appelli dell’Assessore De Lorenzo che, con le sue esternazioni, manifesta la sua impotenza al cospetto di una situazione di degrado dilagante’.
Ekoclub International, presieduta da Luigi La Monaca, manifesta tutto il suo disappunto per la situazione del traffico a Benevento.
‘Auto in divieto di sosta, parcheggiate in seconda fila (vedi vale Mellusi, Via Cocchia ecc), soste per gli invalidi occupate abusivamente, indicazioni stradali completamente ignorate, segnaletica insufficiente, parcheggiatori abusivi, venditori ambulanti senza autorizzazione e, dulcis in fundo, mendicanti ad ogni semaforo. Ovviamente Ekoclub non vuol criminalizzare chi ha necessità di sopravvivere e si dedica alla richiesta di qualche spicciolo ma a tutto c’è un limite! Dei veri e propri gruppi organizzati, accompagnati la mattina con auto di grossa cilindrata, vengono distribuiti nei punti cardini della città, per poi essere recuperati la sera con l’incasso di una giornata di “lavoro”, uno sfruttamento becero che non può essere più tollerato.
Il “fenomeno” più grave è quello che riguarda lo sfruttamento ai fini dell’accattonaggio, di bambini, addirittura dei neonati. Non è possibile che, per l’incoscienza dei genitori, e per i loro interessi, dei bimbi sono costretti a respirare per intere giornate i gas di scarico delle auto, con la certezza che, col passare degli anni patologie gravissime si svilupperanno nel loro organismo. Non è possibile, ed è anche fuorilegge, sfruttare i bimbi per l’accattonaggio.
Ekoclub International esorta le forze dell’ordine preposte al controllo del territorio di impegnarsi nella soluzione di questo gravissimo problema. L’insufficienza di uomini dei corpi di polizia non può e non deve essere una giustificazione al sussistere di tutti questi problemi che, indubbiamente, non danno un’immagine di civiltà alla nostra città che, invano, continua a proporsi come isola felice e città turistica’.