Si è tenuto nella mattinata, presso la Sala del Centenario – Basilica della Madonna delle Grazie – di Viale San Lorenzo, il corso di formazione professionale per giornalisti dal tema: “Valore e deontologia dell’informazione nelle emergenze – L’alluvione un anno dopo”.
Due i punti focali toccati nel corso del dibattito: la crisi dell’editoria locale e il comportamento professionale che deve avere un giornalista professionista nel raccontare determinati eventi.
Sul primo è stato particolarmente significativo l’intervento del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha mostrato la sua disponibilità all’Assostampa locale, rappresentata dal presidente Giovanni Fuccio, “a cercare – dice il primo cittadino – nelle pieghe della legislatura locale se si possa fare o intervenire in qualche modo per dare un sostegno”. Aggiungendo anche che “più che pensare a fondi nazionali, dirottati verso realtà più grandi, e ai fondi comunali, certamente di minimo impatto, occorrerebbe sensibilizzare di più le Regioni su questo tema, richiedendo un loro intervento”. Mastella suggerisce però anche una strada che possa quantomeno arginare la scarsa propensione della popolazione alla lettura: “occorre – dice il sindaco – anche attivare meccanismi che portino a leggere di più le persone, come portare il giornale nelle scuole e insegnare ai ragazzi come si costruisce un giornale per creare interesse e passione.”
Il numero uno di Palazzo Mosti è anche intervenuto sull’alluvione che ha devastato il Sannio un anno fa. “Sabato andrò in giro per le località colpite dall’alluvione per portare vicinanza a quelle popolazione e qualcosa faremo. E’ passato un anno dall’evento ma la situazione è rimasta uguale. I finanziamenti stanziati sono pochi. L’alluvione ha messo in ginocchio parecchie aziende. Persino il settore del vino, che è diventato un’eccellenza, non è stato risparmiato. Un rapporto di Banca Italia dice addirittura che il Pil è sprofondato del 20% dopo l’alluvione.”
Mastella ha poi chiuso il suo intervento parlando della situazione delle scuole beneventane: “Ad oggi non è stato stanziato nulla per le scuole fatiscenti, per metterle in sicurezza ed evitare che possano crollare o provocare danni nella malaugurata ipotesi che venga un evento sismico significativo”.
Si è poi toccato il tema della deontologia professionale e del ruolo e del comportamento che il giornalista è tenuto ad avere come professionista in presenza di eventi calamitosi e di particolare impatto sulla popolazione come può essere un’alluvione o un terremoto. In particolare, su questo tema è intervenuto il giornalista della Rai di Campobasso, Lorenzo Gambatesa, che ha vissuto personalmente l’esperienza dell’alluvione nel Sannio restando intrappolato nella sua auto per tutta la notte. “Occorre raccontare i fatti in maniera asettica, separandoli dalle opinioni – spiega il giornalista della Rai – senza avventurarsi in stravaganti o incomplete ricostruzioni e tenedo conto del dramma che la gente sta vivendo.”
L’incontro è terminato mostrando immagini e filmati sull’alluvione dello scorso anno, sezioni queste, curate rispettivamente dai colleghi di Gazzetta di Benevento e TV7.