«Bisogna fare chiarezza. Unicamente su questo aspetto è possibile fare convergenza con le dichiarazioni rese dall’assessore alle finanze del Comune di Benevento. Bisogna illuminare tutte le zone d’ombra che, al momento, sembrano segnare l’affare Luminosa e non solo». E’ quanto scrive, in una nota, il consigliere comunale Nicola Boccalone, che respinge la tesi che la centrale di Ponte Valentino sia stata autorizzata dal governo cittadino di centrodestra
«Si prenda atto – scrive l’esponente dell’opposizione – che il Comune di Benevento, a guida D’Alessandro, l’otto agosto del 2003, si espresse con parere negativo, a differenza di quanto oggi ingiustamente si afferma. Per amore della verità, va sottolineato che sulla stessa linea, e nello stesso periodo, si pose la Provincia di Benevento, guidata allora da Nardone».
La ricostruzione della vicenda – continua Boccalone – non può non tener conto di un attestato rilasciato dall’Asi di Benevento nel 2004 a firma del presidente Pellegrino Paolucci, del parere favorevole dell’Autorità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno, del decreto n. 668 del 21/12/2005 dell’assessore regionale Luigi Nocera, che esprimeva il parere favorevole di compatibilità ambientale. Peraltro, lo stesso assessore Nocera, con tale atto. affidava all’Arpac la verifica dell’ottemperanza di una serie di prescrizioni»
«Si convochi, con urgenza, una seduta di consiglio comunale e si faccia chiarezza. Credo – conclude Boccalone – sia un passaggio istituzionale irrinunciabile per rispetto della storia e del futuro della comunità.