‘Il M5S di Benevento ha espresso voto contrario al Rendiconto per l’anno 2015, approvato dalla maggioranza (con una irrituale e pilatesca formula letta subito prima del voto) e da un pezzo di opposizione proveniente dalla vecchia amministrazione’.
E’ quanto scrivono in una nota Marianna Farese – Nicola Sguera del Movimento Cinque Stelle.
Dal punto di vista contabile troppe sono le “presunzioni” su cui si basa la relazione dei revisori, tanto da non dar certezza che questo rendiconto sia l’esatta fotografia dell’esistente. Non abbiamo potuto fare a meno di notare che l’attuale collegio dei revisori, non essendo lo stesso che ha analizzato la gestione 2015, si è limitato a prendere atto di quanto affermato dai colleghi precedenti. Va inoltre sottolineato come per il riaccertamento compiuto nel maggio 2016 (atto propedeutico all’approvazione dell’attuale Rendiconto), il nuovo collegio non sia stato neanche interpellato per l’obbligatorio parere preventivo. Da un lato abbiamo un collegio dei revisori che ha un preciso obbligo di controllo, dall’altro lato una amministrazione che non procede a richiedere un parere vincolante! Come si può in tali circostanze presumere che il tutto sia stato svolto correttamente? Nella stessa relazione i soggetti coinvolti dichiarano inoltre che il limitato tempo a disposizione è stato la circostanza che ha indotto il Collegio a procedere ad un controllo sul rendiconto basandosi su un campione di residui. Ma quanti sono? In che modo sono stati scelti? In che valore sul totale? Non ci è dato conoscere nulla di tutto ciò. Anche per questo è stata particolarmente grave l’assenza dei revisori sia in Commissione che in Consiglio ieri.
Altri elementi ci rendono scettici verso questo rendiconto. Il primo tra questi è la non corrispondenza tra le posizioni creditorie e debitorie tra l’Ente locale e le partecipate, che non rappresentano certo bruscolini, e per i quali non si è provveduto ad acquisire parere né dai revisori delle partecipate né da quelli del partecipante.
Non di minore rilevanza l’importante questione dell’accollo di un ingente debito dell’ASIA da parte dell’Ente, che a quanto pare, peraltro, non è mai stato approvato dal Consiglio Comunale, organo competente per materia, e quindi atto assolutamente illegittimo, i cui costi sono presenti in parte nell’attuale rendiconto’.
E cosa aggiungere quando i Revisori attestano che allo stato presso questo Ente esiste una costante e incontrollata evoluzione dei debiti fuori bilancio che rende “incerta” una quantificazione precisa e puntuale della massa debitoria? E come non prendere atto dell’endemico ritardo strutturale dei pagamenti dai quali si potrebbero generare ulteriori contenziosi?
Insomma, ci saremmo aspettati un’“operazione verità”, come promesso dal Sindaco in campagna elettorale e da molto autorevoli attuali componenti della maggioranza. Il mantra era: «portare le carte a Roma per avere una un rendiconto certificato e definitivo dello stato finanziario dell’ente». Ebbene, questa “operazione verità” non è stata fatta. Il dato politico, a nostro avviso, è che non ci sia reale discontinuità fra le due amministrazioni che si sono succedute, e la nomina a dirigente di un funzionario come il dott. Porcaro (come abbiamo già scritto) lo testimonia plasticamente.
Appare, dunque, coerente con la nostra funzione all’interno del Consiglio e con la necessità di avere un quadro certo, ponendo fine allo scaricabarile di questi giorni, l’invio di tutta la documentazione agli organi di controllo per essere fedeli al principio di veridicità e trasparenza.