Pubblico delle grandi occasioni sabato sera, 16 luglio 2016, alla Campana dei Caduti sul Colle di Miravalle per il concerto dell’Orchestra Roma Sinfonietta servito per lanciare il “Premio Internazionale Ennio Morricone per la Pace” – I edizione – promosso dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto.
Ad aprire la serata il Reggente Alberto Robol che ha illustrato la genesi del premio mettendo in risalto il forte legame che c’è tra il grande compositore e la Campana dei Caduti: dall’esortazione del Maestro Morricone, che già nel 2010 spronava tutti gli Artisti ad occuparsi di Pace, nasce il “Premio Internazionale Ennio Morricone per la Pace”: il Premio offre un riconoscimento ai musicisti particolarmente attivi nella promozione dei valori rappresentati da Maria Dolens.
La prima edizione è andata al direttore d’orchestra e compositore romano Gabriele Bonolis – docente presso il Conservatorio di Benevento – che, nella sua attività internazionale, lavora da anni su questi temi con grande professionalità ed eccezionale sensibilità artistica . Ecco le parole dello stesso Maestro Morricone diffuse attraverso un video messaggio: “Il Maestro Gabriele Bonolis, che ha diretto alcune mie composizioni da camera molto bene, con grande generosità e musicalità, con molta precisione – cose non facili da dirigere – sarà insignito dal direttore artistico Marcello Filotei di un Premio, un riconoscimento qui a Rovereto; credo che sia una cosa importantissima e quindi ringrazio il Maestro Filotei che glielo consegnerà.”
La serata è dunque cominciata con l’esecuzione di due partiture morriconiane piuttosto interessanti e complesse: “UT” per tromba, timpani, gran cassa ed archi (con i solisti Francesco Tamiati – I Tromba del Teatro alla Scala di Milano – ed Ivan Mancinelli – percussionista di fama internazionale) e il III Concerto per chitarra, marimba ed archi (con l’ottima Christina Schorn, chitarrista austriaca e Mancinelli alla marimba).
Nella seconda parte il pubblico entusiasta ha potuto ascoltare il Divertimento K136 in Re maggiore per archi di Mozart e la Simple Symphony op.4 di Britten: due lavori “giovanili” ma già ricchi di un geniale spessore musicale. Il violino solista di Marco Serino ha concluso il concerto con alcuni celebri temi tratti dalla filmografia morriconiana. “L’iniziativa è nuova, ma i principi che la ispirano vengono da lontano. L’arte dei suoni è infatti lo strumento che la Fondazione utilizza da anni per porre l’ascoltatore di fronte alla necessità di concepire la Pace come concetto dinamico, fondato sul divenire di atteggiamenti culturali più che sulla proclamazione di principi generici”, ha commentato il Direttore Artistico Marcello Filotei.
E a chiudere la serata non potevano mancare i cento sacri rintoccchi di Maria Dolens, la Campana ottenuta dalla fusione dei cannoni di tutti i paesi belligeranti della Grande Guerra.