Pacato il tecnico del Benevento, Gaetano Auteri, a fine partita. Anche il rotondo successo della sua squadra contro una diretta concorrente alla serie cadetta, non lo scalfisce. Vuole restare con i piedi per terra, concentrato di qui alla fine del torneo. Pensare già alla prossima partita e accantonare la vittoria odierna. E pretende che facciano lo stesso anche i suoi calciatori. “Non abbiamo fatto la partita perfetta – commenta con tono serio mister Auteri – Abbiamo solo vinto contro una squadra che ha confermato il proprio valore. La squadra – spiega il tecnico – non mi è piaciuto nei primi 10 minuti. Alcuni calciatori hanno subito l’impatto della partita da un punto di vista emotivo. Ma non cerco il pelo nell’uovo”.
Il suo pensiero è chiaro. Pretende il massimo perché sa bene che una piccola disattenzione potrebbe rovinare quanto di buono fatto fin qui, complicando maledettamente le cose.
“Oggi non abbiamo vinto per un atteggiamento spregiudicato della Casertana – risponde Auteri a chi vuole sminuire il suo avversario – Non è per come una squadra è messa in campo che si vincono le partite. Ma da come si affrontano le sfide, dalla supremazia che si è in grado di creare, dalle occasioni gol che si costruiscono. La Casertana ha fatto una buona partita. Il rigore, che giudico una topica clamorosa dell’arbitro, poteva riaprirla. Ma quel rigore era francamente inesistente e la svista dell’arbitro mi ha fatto molto arrabbiare”.
TATTICA – “Perché ho invertito Mattera e Pezzi? Perché possono giocare in più modi e oggi dipendeva anche dalle caratteristiche dell’avversario, ma anche dal fatto di voler dare maggior supporto a Lopez.
GRUPPO – Il gruppo è compatto. Per me i giocatori sono tutti importanti. Angiulli ne è la dimostrazione. Si è fatto trovare pronto quanto chiamato in causa. L’ho inserito perché ho visto Marotta un po’ appagato dopo la tripletta, ma non è un rimprovero, e perché volevo creare un po’ più di spazi.
Sulle condizioni di Campagnacci valuteremo in settimana. Ha fatto uno scatto di troppo, per altro a palla persa, e probabilmente ha accusato un piccolo risentimento muscolare.
Dai mie calciatori pretendo che la partita, sotto il punto di vista mentale e della concentrazione, la giochino per tutta la durata. Questo successo non ci ha cambiato. Siamo tranquilli e lo eravamo anche quando abbiamo fatto solo due pareggi, pur meritando qualcosa in più. Siamo primi perché abbiamo vinto più delle altre. Il nostro atteggiamento è quello di non sottovalutare nessun avversario. Oggi abbiamo vinto con merito.
Come è l’autostima del gruppo? Lo dirà il tempo. Dico solo che le partite non si vincono con l’autostima. Così come è difficile dire se la vittoria di questa sera sia frutto del mercato di riparazione. O comunque non è solo per quello.
Mister Auteri chiude il suo pensiero con una battuta sui tifosi. Il pubblico è importante, specie in partite come queste, come tutte le altre componenti del resto: società, ambiente, giornalisti. Quando si raggiungono obiettivi importanti è sempre per merito di tutti”.
Di Edoardo Porcaro