Domenica 26 aprile si terrà La Festa delle Oasi e Riserve Lipu, un evento annuale di sensibilizzazione ambientale e valorizzazione del territorio organizzato dalla Lipu su scala nazionale, che a Benevento si svolge nell’ambito della collaborazione con la Provincia di Benevento per la gestione dell’Oasi di protezione “Zone Umide Beneventane”. Quest’area in cui vige il divieto di caccia, prima forma di protezione delle aste fluviali beneventane istituita dalla Provincia di Benevento sulla base delle osservazioni naturalistiche della Sezione Lipu di Benevento, si snoda lungo circa15 km del fiume Calore ma comprende anche alcuni tratti dei suoi affluenti. Tra questi vi è il torrente Ienga, importante corso d’acqua che segna la Valle Vitulanese raccogliendo tutte le lingue d’acqua che scendono dal bacino idrografico compreso tra il Monte Taburno e Camposauro, oggi Parco Naturale Regionale.
I percorsi che si propongono durante la giornata di festa della Lipu, doppia per le oasi e per i 50 anni dell’associazione, faranno conoscere ai partecipanti un territorio ricco di un patrimonio prezioso ed universale: l’acqua.
Si prevede quindi di percorrere due tratti caratteristici del torrente Ienga, in mattinata partendo dalla Valle del fiume Calore in località S. Angelo a Piesco – nel comune di Benevento, con uno splendido punto di vista dal basso verso il centro storico di Castelpoto arroccato su una aspra collina – si raggiungerà, attraverso la pista ciclopedonale “Paesaggi sanniti”, prima, e alcune strade secondarie e sentieri, successivamente, il punto di confluenza tra lo Ienga e il Calore nel territorio di Foglianise. Un luogo affascinante dove storia e natura si mescolano armoniosamente, per cui poggiandosi sulla ghiaia e sulla morbida sabbia portata dal flusso a volte impetuoso delle acque del torrente Ienga, si potranno ammirare i ruderi del cosiddetto Ponte delle Maurelle, risalente all’epoca romana, i cui resti si intravedono tra la folta vegetazione.
Nel pomeriggio, in collaborazione con Caudium Festival Park, si effettuerà una passeggiata sulle sponde del corso alto del torrente Ienga che consentirà di analizzare il torrente nelle sue varie sfumature tra salti d’acqua e vegetazione tipica di questi ambienti, ma anche di fare un viaggio nella storia osservando come l’Uomo ha sfruttato questa grande risorsa naturale per sviluppare le sue attività. Ne sono un esempio i mulini ad acqua, adibiti alla produzione di farina di grano e di castagne, tipico frutto di montagna, di cui sarà possibile vedere alcuni resti lungo il corso dello Ienga.
Il percorso ha inizio nel comune di Tocco Caudio, borgo addossato ad un banco tufaceo proteso su una piccola e suggestiva valle percorsa dal torrente Ienga.
Molto interessante sarà anche la visita al centro storico di Tocco Caudio che seppur abbandonato conserva un fascino particolare.
Nel comune di Vitulano si potrà visitare – per gentile concessione del proprietario, Luigi Goglia Calabrese – l’unico mulino ancora integro, detto de “I Boffa”. Questo mulino vanta una storia secolare, a servizio della Valle Vitulanese già dal ’500. È possibile ammirare la posizione delle vecchie vasche ed osservare il segno del livello dell’acqua sulle pareti. Queste raccoglievano le acque che, uscendo e scorrendo lungo un canale, investivano una ruota di pietra, collocata orizzontalmente e sovrapposte una sull’altra. L’azione di sfregamento delle due ruote, permetteva al grano di essere sfarinato. (dal sito istituzionale del Parco Regionale del Taburno Camposauro)
In seguito si raggiungerà il centro di Vitulano per ammirare la fontana più celebre della zona, la Fontana Reale detta “U Riale”.
In ultimo ci si fermerà alla fontana presso la Chiesa di S. Pietro per provare le fresche acque che la montagna concede a noi di bere.