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Sant’Agata, riorganizzazione uffici Postali: il Sindaco chiede riesame provvedimento

Scritto da il 24 marzo 2015 alle 19:13 e archiviato sotto la voce Territorio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il sindaco della città di Sant’Agata de’Goti, Carmine Valentino, ha inviato, nei giorni scorsi, una formale nota alla Direzione Centrale, Regionale e Provinciale per Benevento, di Poste italiane, nonché all’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, al Prefetto di Benevento, al Ministero per lo Sviluppo Economico e alla Presidente della Giunta Regionale della Campania.

Oggetto della richiesta del Primo Cittadino santagatese, il riesame del provvedimento del 4 febbraio 2015 – UFFICI POSTALI Comune di S. Agata dei Goti.

Riportiamo il testo integrale della missiva inviata.

“In riferimento alla richiesta di cui all’oggetto mi pregio comunicarvi quanto segue e sollecitare un riesame del suddetto provvedimento con il quale veniva decisa la chiusura dell’ufficio postale della F/ne Bagnoli e la parziale apertura dell’ufficio postale della F/ne Faggiano in determinati giorni del mese così come specificata nel provvedimento medesimo.

Tale mia richiesta si basa su quanto affermato da una recente sentenza del Consiglio di Stato in S.G. sezione VI numero 1262 dell’11/3/2015 che ha fornito l’esatta interpretazione dei parametri invocati da Poste Italiane s.p.a. per la riorganizzazione della presenza degli uffici postali sul territorio e dettato altresì taluni principi destinati ad orientare i provvedimenti di chiusura e di apertura ai quali Poste Italiane s.p.a. dovrà sicuramente attenersi per evitare ulteriori contenziosi vista la definitività della suddetta pronuncia proveniente dal Supremo Consesso Amministrativo.

In sintesi mi preme sottolineare che i principi dettati nella suddetta sentenza posso essere così sintetizzati : non è consentito chiudere gli uffici postali nei piccoli centri se non vengono rispettate le distanze in rapporto alla popolazione e se la scelta non viene adeguatamente motivata in relazione ai disagi che arreca.

Omettendo in questa sede un commento analitico della sentenza – tra l’altro penso a voi ben nota – non vi è dubbio che la stessa costituisce comunque un novum – cui Poste Italiane s.p.a. è tenuta ad uniformarsi atteso che le precedenti decisione da essa assunte si fondavano su criteri diversi da quelli ora dettati dal Consiglio di Stato.

Ed in effetti nella suddetta sentenza viene data la giusta interpretazione ai parametri dettati dal combinato disposto del Decreto Ministeriale 7 ottobre 2008 e Delibera Agcom 29/6/2014 – verificati attraverso apposita istruttoria giudiziaria nel caso de quo – e soprattutto trova definitiva consacrazione quel principio evocato da tanti Enti Locali in sede giudiziaria e cioè che le motivazioni su cui è basata la chiusura di un ufficio postale non posso aver riguardo solo a profili economici e gestionali.

Il Consiglio di Stato afferma infatti che Poste Italiane  non può fare spending review sulle spalle dei piccoli Comuni, determinando disservizi e disagi soprattutto alla popolazione anziana e a quella priva di strumenti tecnologici, perché le chiusure devono tenere conto della dislocazione degli uffici postali, con particolare riguardo alle aree rurali e montane, ma anche delle conseguenze che la relativa presenza produce sull’utilità sociale.

Ciò posto ed alla luce di quanto sopra detto si chiede a ciascuno per quanto di competenza di voler riesaminare il predetto provvedimento di riorganizzazione degli uffici postali nel Comune di S. Agata dei Goti che prevede la chiusura dell’ufficio postale della F/ne Bagnoli e la parziale e ridotta apertura dell’ufficio postale della F/ne Faggiano contemplando, quindi, nell’emanando provvedimento l’apertura di entrambi gli uffici postali a tempo pieno o in subordine un’apertura parziale ma certamente più elevata nei giorni rispetto a quella prevista nell’attuale provvedimento.

Si resta in attesa di rapido riscontro preannunciando che, in caso di vostra inerzia, sarà mio dovere civico ed istituzionale intraprendere ogni utile azione, non esclusa quella Giudiziaria, a tutela dei legittimi diritti ed interessi dei miei concittadini.

Fiducioso in un vostro positivo riscontro colgo l’occasione per porgere distinti saluti”.    

 

 

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