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direttore Antonio De Cristofaro

Prima Divisione, il Benevento cade anche ad Arezzo: è crisi?

Scritto da il 20 settembre 2009 alle 17:34 e archiviato sotto la voce Calcio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il primo tempo aveva fatto illudere un po’ tutti: lo 0-0 che aveva sancito la fine della prima frazione di gioco, sostanzialmente equilibrata, lasciava ben sperare che nel corso della ripresa si potesse concretizzare quella svolta, nel gioco e nel risultato, da tutti auspicata.
Insomma, nessuno poteva ipotizzare quella mazzata finale che l’Arezzo ha dato a pochi minuti dalla fine, tutt’altro: in molti avevano sperato che Acori, nel corso del secondo tempo, inserisse un attaccante di peso, considerando le condizioni del terreno di gioco (un pantano) per tentare di vincere il confronto e centrare la prima vittoria esterna. Ma quando il tecnico sannita ha inserito Colombini al posto di Ciarcià sono apparse a tutti ben chiare le intenzioni dell’allenatore, ovvero di portare a casa il punto del pareggio.
All’85° questo atteggiamento tattico è stato punito da un giovane difensore, Figliomeni, che godendo di maggiore libertà si è portato in avanti ed ha raccolto il pallone scodellato in area da Ventucci ed ha beffato Gori.
Un Benevento dunque che non convince, neppure nella versione ‘vecchia guardia’ (in panchina o in tribuna c’erano Germinale, Pacciardi, D’Anna e Pedrelli), e che dopo solo 5 gare lamenta già un distacco di 7 punti dalla vetta (Cremonese, mentre frenano Novara e Lumezzane).
Domenica al S. Colomba arriva il Varese, terzo in classifica, squadra giovanissima ma capace di mettere in mostra un bel gioco.
arezzo_bn

1 Risposta per “Prima Divisione, il Benevento cade anche ad Arezzo: è crisi?”

  1. Luigi scrive:

    Non è mai giusto fare processi o puntare il dito contro qualcuno, soprattutto quando si è tifosi e si è innammorati della propria squadra. Soprattutto quando alla guida della squadra del tuo cuore ci sono due persone quali Oreste e Ciro Vigorito; non è giusto azzardare processi quando ad allenare la tua squadra è un certo Leo Acori, che, l’anno scorso, ha teoricamente vinto un campionato di serie B a Livorno!!Non sarebbero neppure da contestare i giocatori, i quali sarebbero tutti titolari in qualsiasi squadra di Lega Pro, compresi coloro che ogni domenica si accomodano in tribuna.
    Tuttavia con l’eccessivo buonismo non si va da nessuna parte; è innegabile che cinque punti in altrettante partite sono decisamente pochi per una compagine che in serie B non sfigurerebbe affatto, anzi. E allora gli interrogativi che attanagliano la mente dei tifosi sanniti sono tanti. Procediamo con odine.
    Innanzitutto sporge spontanea la domanda, talmente spontanea da essere banale anche per il meno attento osservatore di calcio: come è possibile che gente come Pacciardi o Germinale o Pedrelli, lo scorso anno, in condizioni societarie meno agiate che quelle attuali, fecero un ottimo campionato ed ora di colpo sembrano “essersi dimenticati come si gioca a calcio”?
    La seconda domanda è la seguente: la società ha fatto bene a puntare su un allenatore nuovo e ad inserire molti elementi nuovi, invece di puntellare la rosa solo laddove ce ne fosse stato bisogno? Ci si chiede se non fosse stato giusto continuare con Soda, così come avvenne con Simonelli; infatti anche il Professore, per sua e nostra sfortuna, perse e sbagliò la finale play-off, salvo poi farsi perdonare l’anno dopo con un campionato stravinto e dominato. Certo Soda dalla sua non aveva certo il consenso unanime del gruppo, in primis quello di Evacuo, ma con Acori sembra davvero essere tanto diversa la situazione??Inoltre la storia ci insegna che i campionati si vincono con la continuità e non con gli stravolgimenti!
    Terza domanda: questa squadra ha forse troppe prime donne e pochi gregari? O ancora potrebbe sorgere il dubbio sull’effettivo impegno che la squadra mette quando scende in campo. Infatti, ad eccezione delle prove di Clemente e di Gori, la prestazione degli altri, tranne qualora venga ferito il LORO onore, sembra avvalorare questa tesi.
    Quarta domanda: sono giuste le scelte tattiche e tecniche del mister? Qui è davvero difficile potersi esprimere, in quanto, come già detto, Acori ha appena vinto un campionato di serie B o comunque non è l’ultimo arrivato, tuttavia è palese il fatto che la squadra non giri come dovrebbe. Aldilà del modulo, forse troppo eccessivo e spavaldo per la nostra serie ( anche se così il mister ha vinto un campionato a Rimini ), ciò che lascia maggiormente perplessi è la scelta degli interpreti.
    Quinta domanda: è stata davvero una fortuna essere capitati nel girone del nord?Ora non si vuol fare il classico discorso delle squadre che puntano sui ragazzini, che sono più motivate e che non hanno nulla da perdere..impossibile!!non esistono squadre che non hanno nulla da perdere, salvo che non abbiano già perso! Forse la motivazione è più di carattere psicologico: al nord sono poche le piazze calde e la partita sicuramente ne risente! Un conto è giocare a Foggia un altro è giocare a Monza..un conto è un derby a Cava e un altro è una trasferta a Lecco! Stimoli del tutto diversi o che in alcune piazze davvero glaaciali sono inesistenti.
    Queste domande, credo, se le stiano ponendo un pò tutti i tifosi sanniti, tuttavia lasciano il tempo che trovano. Vista la situazione in cui attualmente la squadra si trova è giusto porsi domande e interrogarsi sul perchè un team, che alla vigilia del torneo, era da tutti considerato l’assoluto favorito stenti contro qualsiasi avversario!Dunque è giusto porsi domande, ma sbagliato cercare capri espiatori, niente è ancora compromesso; per fortuna siamo ancora alla quinta giornata e c’è tutto il tempo per riprenderci!Alla lunga i veri valori di questa squadra verrano fuori e saranno gli altri a doversi porre interrogativi.

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