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direttore Antonio De Cristofaro

Fai Cisl sannita: la vergogna dei voucher

Scritto da il 18 settembre 2009 alle 17:36 e archiviato sotto la voce Lavoro, Primo Piano. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Nel Disegno di Legge 2187 (cosiddetto anticrisi) con cui vengono introdotte norme che sono profondamente distorsive sul Mercato del Lavoro agricolo.
E’ opportuno abolire questa norma tanto complessa quanto delicata che tocca in modo grave diritti fondamentali quali il lavoro e la previdenza.
Infatti, nella nostra provincia, già martoriata dallo disoccupazione crescente e soprattutto in un settore come quello agricolo dove i lavoratori agricoli a stento riescono a compiere 51 giornate all’anno, assistere a tanta leggerezza della Politica in un momento in cui, a parole, ci si dichiara preoccupati per gli effetti della crisi e dall’altro si risponde con artefizi non consoni per evitarla, anzi accresceranno notevolmente la grave situazione del mondo agricolo dipendente dell’intera provincia Sannita.
VOUCHER E AVVISI COMUNI: BLUFF O AFFIDAMENTI?
“La giornaliera pubblicità che il Ministro del Welfare Sacconi divulga su tale strumento rischia di rappresentare una realtà e un metodo contraddittori con gli affidamenti che Imprese e Sindacato si sono dati con la sottoscrizione dell’AVVISO COMUNE su Mdl e Previdenza il 23 giugno scorso. Lo scopo dichiarato sempre dalle Organizzazioni professionali agricole, raccolto dal Governo in carica e dal Ministro Damiano del Governo Prodi era la SEMPLIFICAZIONE delle procedure di assunzione dei lavoratori per le fasi stagionali di raccolta. Di fatto il ricorso al Voucher, contrariamente agli intendimenti e a prescindere dal suddetto AVVISO COMUNE, sta diventando una deroga strutturale alle leggi previdenziali e un’indebita sovrapposizione al metodo di quel DIALOGO SOCIALE tanto perorato a parole da questo Governo. Cosa c’entra – infatti – la semplificazione delle procedure assuntive con la riduzione (nel valore orario del Voucher) dei contributi previdenziali e l’esclusione di quelli assicurativi per la malattia, la maternità e contro la disoccupazione? La conferma di un’insopportabile mistificazione su tale strumento è rappresentata dalla furbesca “lungimiranza” del legislatore, d’intesa con le imprese, di non escludere né ridurre di valore nel Voucher il contributo INAIL perchè – è evidente – in caso di infortunio del “lavoratore” l’azienda avrebbe di che rischiare… La Fai-Cisl fa appello a tutte le PARTI SOCIALI perchè si ridia valore all’AVVISO COMUNE riappropriandosi di un compito loro proprio regolando contrattualmente materie su cui l’invadenza della Legge fa solo danni. E’ cecità affidarsi alla compiacenza di legislatori che per la pronta cassa elettorale fanno leggi inique autocelebrandosi come riformatori. Il vulnus, prima che ai diritti di chi lavora, si provoca all’etica della responsabilità la cui crisi è la fonte primaria di tutti i guasti che vediamo oggi nel mondo, presupposto di una pericolosa rottura della coesione sociale.”
FaiCisl

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